Pompei. Travolto in autostrada, la mamma: “Dacci la forza di sopportare questo dolore”
Decine di amici e conoscenti a Scafati per l’ultimo saluto a Tommaso Pirozzi, scomparso in un tragico incidente
15-06-2021 | di Redazione
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“Un fratello, un figlio e un papà meraviglioso. Dacci la forza di sopportare questo grande dolore”.
Mamma Rosetta non riesce a darsi pace piangendo la morte di suo figlio Tommaso, scomparso in un tragico incidente stradale sull’autostrada A2 del Mediterraneo.
Decine e decine di amici e conoscenti si sono radunati presso la Parrocchia di San Francesco di Paola a Scafati per rendere omaggio alla salma del giovane 33enne di Pompei travolto da un’auto in corsa. Una comunità sgomenta per chi ha frequentato il ragazzo e che conosceva la sua bontà d’animo.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, l’uomo è rimasto in panne con la propria auto e aveva deciso di attraversare a piedi la corsia all’altezza dello svincolo di San Mangio Piemonte. E’ stato lì che un’auto l’ha centrato in pieno, non lasciandogli scampo.
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“Siamo arrabbiati e disperati e credo che lo saremo sempre ma nessun stato d’animo ti riporterà in vita – ha detto la zia Rosaria in chiesa -. Siamo nulla dinnanzi alla morte ma questa non ci porterà via da te, vivrai sempre nel cuore di zia, non essere lì a darti l’ultimo bacio mi logora dentro, vorrei ricevere la tua chiamata al cellulare ancora una volta. Questo purtroppo non è un sogno ma una tragedia reale. Adesso stai vicino al tuo papà”
Tanto dolore espresso anche da Andrea, uno dei suoi cari amici, presenti per dare l’ultimo saluto al giovane: “Il messaggio di tua sorella mi ha sconvolto e vorrei capire perché la vita è così ingiusta. Questo è solo un saluto, nulla finisce qui. C’è Gabriele che è il tuo seme, continuità di te sulla terra”.
Nell’omelia, c’è stato spazio anche per il ricordo di don Peppino De luca, che conosceva bene Tommaso: “Una vita spezzata troppo presto è sempre un’ingiustizia. Però dobbiamo ringraziare il Signore per la vita che ha dato a ciascuno di noi. Tommaso riusciva a vedere il bello del mondo, questo è tipico delle anime candide. Ora affidiamo Tommaso alla mamma celeste, è accanto a suo padre mentre noi qui piangiamo per il dolore del distacco mentre loro sono in cielo con gli angeli. Che tutti abbiano come Tommaso il suo dono più grande, quello di carpire il meglio dalle persone”.
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