Un ripetitore telefonico 5G nella periferia di Pompei. E’ questo il motivo della protesta dei residenti di via Crapolla, preoccupati per l’installazione dell’antenna. Secondo i residenti, ad effettuare i lavori sarebbe un colosso della telefonia mobile francese. La società avrebbe individuato un terreno privato in una zona apparentemente terra di nessuno. E invece via Crapolla è un centro abitato da persone, alcune delle quali anche affette da gravi patologie. “Faremo delle barricate, non ci piegheremo a questa costruzione – afferma una giovane residente della zona – Abbiamo già fatto un esposto e chiamato gli avvocati: questa costruzione non si farà nel nostro centro abitato”.

Pare che l’installazione dell’antenna non sia a norma in quanto “non rispetta la distanza adeguata dalle abitazioni” commenta la ragazza.

“In passato ci siamo sentiti abbondonati dalla vecchia amministrazione: è stata tagliata l’illuminazione pubblica e ci siamo autotassati acquistando pannelli fotovoltaici per alimentare la zona – continua – Non ci piegheremo a questa costruzione, l’installazione dell’antenna non avverrà!”.

a cura di Vincenza L. varone

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