“Non voglio mollare, le voglio provare tutte per guarire. Non sono pronto a rinunciare ai miei sogni, ho una vita davanti e non voglio mollare. Una possibilità di migliorare c'è ma ho bisogno del vostro aiuto per tornare a camminare”. 

L'anno scorso un gravissimo incidente paralizza Alessandro, costringendolo su una sedie a rotelle. Sembrava impossibile un miglioramento, ma dopo mesi di ricerche, si riaccende la speranza. Il Centro Giusti di Firenze lo reputa idoneo ad iniziare un percorso riabilitativo.

Una svolta per Alessandro, se non fosse che le cure sono troppo costose, impossibili da sostenere per lui e la sua famiglia. Da qui il grido d'aiuto lanciato alla comunità: il ragazzo non si arrende e organizza una raccolta fondi per raggiungere la cifra necessaria per la riabilitazione. Le speranze di quel giovane pieno di vita sono nelle mani degli specialisti del Centro toscano, attualmente unico presidio sul territorio che lo possa aiutare a camminare di nuovo.

LA STORIA. L’anno scorso un terribile incidente sconvolge la vita di Alessandro irreversibilmente. Doveva essere un’estate come le altre: le uscite con la fidanzata, il lavoro al ristorante, le serate con gli amici. E invece, quel maledetto agosto si trasforma in un inferno per il giovane di Pompei.

“Lavorando in un ristorante a Praiano spesso mi capitava di fare avanti e indietro fra una città e l’altra. Il 10 agosto, di ritorno da Pompei, appena imboccata una galleria che collegava la costiera alla mia città, ho perso il controllo del motorino scivolando su una macchia d’olio che si trovava sull’asfalto”.
L’impatto è stato talmente grave da causare un’esplosione delle vertebre e una compressione polmonare. Da quel giorno, a causa di una lesione midollare incompleta a livello d6 e d7, Alessandro è rimasto paralizzato e non cammina più.

"Non ho mai mollato cercando con tutte le mie forze di rimanere in vita. Dopo un’operazione durata ben 11 ore e mezzo la mia vita è stata salvata e io sono sopravvissuto. A ciò sono seguiti circa 10 mesi di riabilitazione dei quali 50 giorni passati a Telese terme e i restanti trascorsi all’ospedale di Montecatone rehabilitation insitute dove per lo più ho completato il mio quadro clinico più che quello riabilitativo”.

Ma la riabilitazione non è sufficiente: Alessandro non cammina più e non riesce a rassegnarsi ad una vita sulla sedia a rotelle. Non vuole rinunciare ai suoi sogni, lui che sin da piccolo, lavorava come barman e caposala in giro per l’Italia.

Dopo mesi e mesi impiegati a cercare un percorso terapeutico in grado di aiutarlo, in Alessandro si riaccende la speranza. “Informandomi ho dunque scovato una clinica di riabilitazione privata molto famosa a livello nazionale, il centro Giusti a Firenze, che dopo avermi visitato, mi ha reputato idoneo ad iniziare un percorso di riabilitazione intensa, continuativa e personalizzata all’interno della struttura”.

Ma le cure sono costose e la famiglia di Ale non riesce a sostenere le spese. Per questo motivo il ragazzo lancia un grido di aiuto alla comunità per raccogliere i fondi necessari per intraprendere il percorso riabilitativo.

“Sono qui oggi, a circa un anno da quel terribile giorno che mi ha cambiato la vita, a chiedere l’aiuto di tutti voi per tentare questa ultima strada, dare il mio massimo e avere la finale consapevolezza di aver provato con ogni mezzo a tornare a quella vita in piedi che mi ero costruito con tanti sacrifici, a quella vita in cui, dopo tanta gavetta, avevo raggiunto una posizione lavorativa che amavo, a quella vita che mi è stata spazzata via in pochi secondi”

Il post di Alessandro nel giro di poco tempo diventa virale: in tanti si sono già attivati per raccogliere la somma necessaria.  “Mi ero costruito con tanti sacrifici, a quella vita in cui, dopo tanta gavetta, avevo raggiunto una posizione lavorativa che amavo, a quella vita che mi è stata spazzata via in pochi secondi. Grazie a tutti per l'attenzione, vi lascio anche il mio IBAN qualora non riusciste a donare con la carta IT35D0301503200000005905119 Vitiello Alessandro”.
 


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