“Noi non abbiamo cercato alcun dialogo. Quanto affermato nei giorni scorsi dal segretario del Partito Democratico non corrisponde al vero. Nei nostri interessi non ci sono correnti politiche da rispettare, ma solo il benessere della città di Pompei”.

Pasquale Avino, portavoce di Pompei Viva, risponde così a Carmine Lo Sapio, il segretario cittadino del PD, uno dei nomi ricorrenti per la candidatura a sindaco della città mariana. Avino ha confermato i lavori in corso per la creazione di un polo civico liberale, in grado di sfidare il centrosinistra alle prossime elezioni a Pompei.

Si tratta di un esperimento su scala nazionale per il partito di Matteo Renzi. Qualcosa di simile infatti è capitato in Sicilia dove in molte città Italia Viva si sta avviando verso una campagna elettorale slegata dalle correnti di centrosinistra. Un’idea che non spaventa Pasquale Avino: “A livello locale questi schieramenti nazionali vengono meno perché ci si concentra maggiormente sulla quotidianità amministrativa della città. Ed è così che agiremo per Pompei, portando le nostre idee, pur rispettando quelle degli altri”.

Non rinnega però lo stop a eventuali trattative con la coalizione di Lo Sapio: “Nei giorni scorsi – ha spiegato Avino - hanno annunciato un incontro con i nostri referenti, ma noi non abbiamo chiesto nulla, specie se hanno già impostato la loro idea di politica su binari ben precisi. Noi siamo aperti con tutti al dialogo, ma siamo stati costretti a rifiutarlo per questi motivi”.

Di qui l’idea di concorrere alla fascia tricolore senza alcun partito: una coalizione di liste civiche locali con idee slegate da correnti politiche. “Ognuno avrà il suo referente, ma al centro dovrà esserci la città di Pompei”.

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