“Apprendiamo dalla stampa nazionale, stamane, che il Comune di Portici presenterebbe un bilancio con un ‘buco’ di 26 milioni di euro a poche settimane dalla sua approvazione. Siamo davanti ad una situazione drammatica che rischia di consumarsi con il tracollo economico-finanziario dell’ente e il dissesto del Comune”. Sono le parole sconcertate del segretario cittadino del Pd, Amedeo Cortese, che richiama alla mente quanto avvenuto negli ultimi giorni. “Su questo dato – dice – pesa il parere negativo dei revisori dei conti e del dirigente ai servizi finanziari”. Poi incalza: “Su tale disastro incombono le voragini lasciate dall’indegna gestione dei fondi europei, con cantieri chiusi e mai più riaperti a causa di inesistente copertura contabile e pesa l’impossibilità, per le varie inchieste aperte su irregolarità contabili amministrative, di rendicontare i lavori già eseguiti”.

Secondo il numero uno dei Democratici porticesi: “Il sindaco ha guidato il Comune in questo baratro insieme ai sui consiglieri di maggioranza”. Per questo, aggiunge Cortese: “Saranno responsabili dinanzi alla Corte dei Conti ed ai cittadini”. Ma se da un lato il Pd aspetta che la giustizia faccia il suo corso, dall’altro teme che il dissesto finanziario si riversi sui cittadini che “rischiano di pagare un conto salatissimo”. Su di loro peserà, infatti, “il blocco di tutti i servizi sociali, l’aumento dei tributi locali al massimo e la sospensione dei servizi al cittadino”.

Di qui l’appello di Cortese: “Chiediamo con forza che la Prefettura intervenga anche in virtù di evidenti anomalie ed illeciti amministrativi riscontrati in queste settimane. Uno su tutti l’affidamento dei lavori del waterfront a ditte sprovviste di certificazione antimafia a cui il Comune ha pagato lavori mai eseguiti per centinaia di migliaia di euro, così – conclude il segretario Pd – come denunciato dalla Senatrice Capacchione in una interrogazione al Ministro Alfano”.

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