Anche nella Reggia di Portici con il suo rinnovato galoppatoio ci sarà una sede della “Real Cavallerizza di Napoli” e per il prossimo luglio è stato annunciato uno spettacolare torneo medioevale. Una “Giostra” in occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Carlo di Borbone che ha dato molto alla protezione della razza equina.

L’iniziativa è stata resa nota a Napoli al Maschio Angioino da Roberto Cinquegrana responsabile del sodalizio per l’area napoletana in occasione del convegno   sul Cavallo Napoletano che ha origine nel 1400 divenendo poi simbolo della città partenopea.  Gli associati da anni svolgono un lavoro di riqualificazione della cavalleria napoletana, sia per quanto riguarda le razze che la stessa equitazione storica e hanno una compagnia d’arme di cavalieri che si occupa di ricostruzioni storiche a cavallo dal XXIII al XVIII secolo. Si tratta di appassionati ma anche studiosi di ricostruzione militare a cavallo e stanno riqualificando la Real Cavallerizza che è stata la prima accademia equestre mondiale con sede a Napoli. Qui venivano i sovrani e i nobili da tutto il mondo a imparare l’arte equestre nel XV secolo.

Oggi, come conferma il Dr. Maresca uno dei primi allevatori, è diventato oneroso mantenere l’origine e la purezza di questa razza di cavalli che venivano utilizzati dal Regno di Napoli e che fu distrutta dopo l’invasione sabauda. Maresca cerca di tenere accesa la luce sulla “razza napoletana” attraverso allevatori appassionati come i Salamone in Sicilia e altri nelle varie territorialità del sud. La storia dice che già Cosimo de Medici montava un cavallo “Napolitano” e i sovrani del tempo venivano a Napoli a comprare i cavalli per poi incrociarli con altre razze. Il cavallo napoletano era quindi l’origine del cavallo da guerra di quel periodo con la sua forza, la resistenza e l’eleganza che si esprimeva anche nell’arte equestre. Tutto questo lavoro viene attualmente espletato con le sole potenzialità economiche dei singoli associati, e dunque necessita del rapporto con le Istituzioni.

Sergio Puglia, parlamentare del M5S presente al convegno: “Questa presenza per noi è strategica perché riteniamo che Portici, con la Reggia, il galoppatoio, tanto spazio equestre, il Waterfront e Pietrarsa  abbia dei beni che possono essere utilizzati ai fini turistici. Così come abbiamo fatto inserire la Reggia di Portici e Piretrarsa all’interno del piano di azione nazionale per il turismo che prevede appositi finanziamenti, è necessario avere anche queste associazioni che organizzano le manifestazioni turistiche di livello internazionale”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"