“Articolo Uno nasce dalla convinzione di una democrazia gemella del tema sociale, perché se non prendiamo alle mani il tema sociale, la democrazia si ammala”.

  Esordisce con queste parole Pierluigi Bersani, Presidente di Articolo Uno, che ieri sera è sceso in piazza a sostenere i candidati della coalizione di Salvatore Iacomino. Nel suo discorso ha richiamato tutti i problemi della politica nazionale attuale trovando un parallelo anche con la situazione porticese.

“L’idea di Renzi di prendere voti dalla destra fa ridere, la destra già riesce a far da sola quando si allea, perché esiste prima della Sinistra in questo Paese- spiega Bersani, continua- quindi attenzione agli esperimenti come quello che forse si sta facendo qui da voi. Qua nessuno è fesso. C’è in gioco la vostra città e uno scenario anche più ampio. Sosteniamo chi è in grado di portare avanti questa battaglia nuova ma inscritta sui valori antichi della nostra bandiera: giustizia, dignità, lavoro. Siamo contro la politica degli inciuci e disponibili ad un centro sinistra plurale. In Italia la sinistra ha sempre vinto integrando: l’ambientalismo, il civismo, la cultura cattolico-democratica, la cultura di sinistra, con meno di questo vincono gli altri. Dobbiamo metterci dalla parte del cittadino e sollevare i temi che i Grillini non considerano: l’uguaglianza, il fisco, una scuola per tutti, il welfare. I Grillini, quando si parla di immigrazione e fisco, votano per la destra, quando si parla di politiche sociali, votano con la sinistra. La destra c’è, ed è incombente, ha un terreno favorevole in questo momento. Quello è il nostro avversario, coi Grillini siamo competitivi, sfidanti, con la destra siamo alternativi. La destra ha visto il fenomeno del populismo, ha preso le parole d’ordine del sovranismo, del nazionalismo, del protezionismo e sta cercando di dare un messaggio: ognuno difenda i suoi. E la sinistra? In questi anni abbiamo visto forze che pretendono di richiamarsi ai valori del centro sinistra ignorando e assecondando ciò che sta succedendo. Oggi c’è un lavoro più precarizzato, nella scuola una confusione drammatica, nessuno dice che ci sono più abbandoni, nella sanità, la privatizzazione della spesa finanziaria è aumentata. Sul fisco la sinistra ha preso lo slogan della destra: meno tasse per tutti, ma meno tasse per tutti significa fare parti uguali fra disuguali. E’ successo che le tasse sono andate via per chi era in condizioni di pagarle”.


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