A  Portici in  Villa Fernandez il  bene  sequestrato  alla Camorra  incontro di giovani studenti ,  genitori e docenti  con  Ornella Della Libera , scrittrice di fama, , esperta di disagio e criminalità minorile  presso  università, biblioteche , associazioni e scuole di  ogni genere e grado, e Leandro Limoccia Presidente di Libera Portici   , per discutere di quella che man mano sta diventando sempre più  una  pericolosa  deriva   sociale  il bullismo e cyperbullismo. Un vero e proprio grido di dolore  quello sollevato dalla  scrittrice per un fenomeno che incide  notevolmente  oltre che su molti giovani   anche su  molte famiglie imperversando  sempre più nelle  società moderne.                  

Ornella Della Libera  da oltre 20 anni  cerca di portare il suo fattivo contributo per arginare la deviazione caratteriale che si insinua ormai nella gioventù  in conseguenza del dilagare soprattutto del  bullismo e cyberbullismo   incontrando  le parti interessate  e  affrontando con loro  il  fenomeno  e   con l’aiuto  dei suoi progetti sulla cultura della legalità  cercando di prevenire e  risolvere problematiche minorili relative ai disagi psicologici ,violenze,  bullismi, adescamenti in rete,  cyberbullismi spiegandone la pericolosità delle conseguenze .

Per meglio aiutare a comprendere la gravità del  fenomeno e tentare di dare un concreto  aiuto  per arginarlo  Ornella Della Libera ha  presentato il suo  ultimo volume “ Crudo , le storie vere che nessuno ti racconta” candidato al premio Strega e già tradotto all’estero.

 “E’ un libro urgente e necessario – racconta la scrittrice -  dove con crudezza sono raccontate le storie di dieci ragazzi che in qualche modo possono essere  i nostri figli, i nostri nipoti,  i nostri alunni, sono quei  ragazzi che per ingenuità vogliono sentirsi grandi per tristezza o per depressione o per motivi che sono sconosciuti ai grandi e si trovano in situazioni di grave pericolo e anche spesso senza ritorno.   Per cui oggi c’è confusione , le famiglie sono disorientate  e non ci sono punti di aggregazione”. 

 Un tempo esisteva l’oratorio – spiega  ancora Ornella  Della Libera -   dove i ragazzi potevano stare li tranquilli e le famiglie e loro stessi  e i familiari si sentivano  sicuri. Ora , forse anche a seguito della pandemia i ragazzi non sanno più cosa fare e hanno attacchi di panico, voglia di libertà ma nello stesso tempo anche voglia di trasgressione e non si rendono conto che ci sono dei pericoli e  situazioni che non devono  accadere, sfide, sfide pericolose , sfide mortali, uso di  superalcoolici, tagliuzzamento delle braccia, il lasciarsi affascinare da sconosciuti e poi scoprire che dietro si celano pedofili ,  riunirsi in gruppo per bullizzare  compagni ,  farsi  selfi con alle spalle i treni, lanciarsi dai balconi  per ottenere più like  e  scegliere di togliersi la vita per dire  “ecco sono vivo, esisto ci sono persone che mi apprezzano”.

 L’autrice del libro  spiega ancora che  ci sono vari tipi di bullismo e di cyberbullismo,  per la omofobia, per cattiveria, per divertimento stupido e che attraverso la rete si danno ai ragazzi  armi pericolose nelle loro mani   . Attraverso i telefoni invece di ampliare la loro mente con lo studio loro  si divertono ad “ assassinare” i ragazzi con le parole con cattiverie che  possono fare più male di una scazzottata.

La scrittrice   ha avuto numerose esperienze dirette di conoscenza di casi  specifici, storie dirette che ha vissuto che ha conosciuto che racconta affinchè ci sia qualcuno che possa salvarsi come è accaduto a diverse persone.  Tanti , racconta, sono i ragazzi e tanti  i genitori che non si accorgono delle situazioni in cui finiscono i loro figli e che  poi   piangono la loro morte perché si  sono tolti la vita , che  fino a l giorno prima ridevano  scherzavano erano tranquilli ma avevano  un  dolore silenzioso che albergava nelle  loro anime .

“Io vorrei informare i ragazzi, i genitori i dirigenti scolastici e tutti gli educatori - spiega  ancora Ornella Della Libera  - che quando ci sono dei segnali di allarme che ho sintetizzato nell’ultima parte del mio libro CRUDO, c’è una parte del semaforo di Leslie col suo segnale che fornisce  delle avvisaglie per capire in anteprima quando un ragazzo ha dei seri problemi.  Abbiamo anche creato un decalogo per i genitori che può essere distribuito in tutte le scuole, ad uso di tutti,  con 10 regole per l’educazione digitale e 10 regole  per  i ragazzi per capire quando c’è  pericolo . Vorrei  - conclude la scrittrice -  che CRUDO fosse uno scudo per tutelare i ragazzi  spiegando loro  le cose prima che accadano e cosa succede dietro le quinte quando si colpisce un compagno e cosa c’è prima durante e dopo,  anche di  penale,  senza minimizzare  ne trascurare “ .


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