Portici, camminata contro il racket e l’usura
Il corteo ha attraversato l’intera zona mercatale. Marrone: “Forte istanza di legalità dei cittadini
05-04-2016 | di Claudio Di Giorgio

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Un lungo corteo ha attraversato lo stretto asse mediano della zona mercatale della città di Portici per ricordare che esiste ancora “un vero e proprio cancro sociale”: il racket e l’usura. La “marcia per la giustizia e la pace” ha visto coinvolti oltre 300 studenti dell’Istituto Santagata, i loro insegnanti, rappresentanze delle chiese locali, associazioni, semplici cittadini. Tanti gli striscioni, cartelli, disegni e slogan che hanno coinvolto tutti coloro incontrati lungo il percorso.
“Questa manifestazione vuole essere un messaggio che lanciano i cittadini e che viene dal basso. È una forte istanza di legalità, un urlare forte la voglia di libertà dal pizzo dall’usura e da tutte quelle forme di organizzazione criminale che costituiscono un cancro – ha dichiarato il Sindaco di Portici Nicola Marrone – L’attraversamento dell’asse mercatale ha un valore simbolico perché questo luogo, in passato, è stato spesso associato a immagini di criminalità e il commercio non sempre caratterizzato da legalità e trasparenza”.
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In piazza San Ciro, don Giorgio Pisano parroco della Chiesa del Sacro Cuore ha tenuto il discorso ai ragazzi e ai cittadini. “Il mercato è il simbolo della nostra città. E la nostra città sembra che dorma, – ha gridato tra l’altro don Giorgio – dobbiamo svegliarci e andare a testa alta insieme, altrimenti resterà sempre la malavita a farla da padrone lasciando le sue scie di violenza e di morte”.
Dunque una manifestazione contro un pericolo mai scansato, un mostro che aggredisce la società civile e che imperversa in maniera perniciosa, e un forte invito a denunciare il racket e l’usura, a liberarsi dal pizzo, dall’azzardo, dalla droga, in una parola ad amare la vita e camminare insieme sulla via della giustizia. Al termine del raduno, i ragazzi si sono resi protagonisti di un momento di lettura dei ‘nove Consigli scomodi contro le Mafie’. Il tragitto a piedi è stato accompagnato da una banda musicale di giovani evangelici metodisti inglesi (the National Methodist Youth Brass Band), che ha eseguito brani musicali.
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