Portici, caos Tasi. I cittadini preoccupati affollano gli uffici comunali
La scadenza dei tributi pochi giorni dopo l’invio delle cartelle per il pagamento
01-06-2016 | di Claudio Di Giorgio
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Molti i cittadini arrabbiati davanti all’unica porta del Servizio tributi - Ufficio IMU/TASI - alla traversa Melloni di Portici. Quasi 200 persone radunate al secondo piano del fabbricato, succursale del Comune, con in mano gli avvisi inviati dall’Ufficio TASI. Anziani e perfino disabili davanti alla porta in attesa di entrare per chiedere chiarimenti e eventualmente ricalcoli preoccupati per gli eventuali nuovi pagamenti alla vigilia delle prossime “dichiarazioni”.
Come spesso accade a fronte della disorganizzazione degli enti pubblici i cittadini provano ad organizzarsi e così subito qualcuno ha annotato su fogli volanti, i nomi dei presenti per una autorganizzata prenotazione per l’accesso nell’unico ufficio dove l’unico impiegato avrebbe trattato la pratica. Alle 10 l’elenco si era allungato fino a oltre 200 nomi di persone in attesa e così riprendevano proteste, discussioni e invettive contro l’Amministrazione. I cittadini lamentavano il breve lasso di tempo dato dall’Ufficio tra la notifica degli atti e la scadenza del pagamento TASI 2014 e 2015, il 31 maggio. Per questo motivo hanno ritenuto che la cosa fosse sinonimo di assoluta incapacità di programmazione. Si lamentava inoltre la mancanza di una numerazione che regolasse l’accesso all’ufficio tributi.
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Il calvario dei porticesi era iniziato alle 7 del mattino quando già molte decine di persone sostavano davanti al grosso portone ancora chiuso degli uffici comunali. L’attesa sarebbe stata lunga visto che ogni 10 minuti entravano e uscivano dalla stanza mediamente solo tre persone. Lagnanze e recriminazioni sono arrivate fino all’ufficio “rapporti con il pubblico” nel quale l’addetta, preso atto delle proteste e delle accuse di “incapacità organizzativa” della cittadinanza che se la prendeva con i dirigenti, ha chiamato telefonicamente il dirigente del settore Pasquale Fusco a Via Campitelli per spiegargli la spiacevole situazione che si era creata. La risposta verbale del dottor Fusco sarebbe stata di comunicare ai cittadini di “non preoccuparsi, di stare tranquilli perché la data di scadenza non era tassativa e che comunque non sarebbe successo niente” .
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