Portici. Nozze, nascite, funerali, partenze, incontri, musica ed arte della Corte Borbonica, rivissuti attraverso il "cerimoniale": un viaggio nel tempo, guidato dalle relazioni degli esperti del Dipartimento di Studi Umanistici di Napoli, nella "Sala Cinese" della Reggia di Portici. Sotto gli occhi severi di Carlo III di Borbone, personificato a dimensione reale da una statua di cera (statua presentata a sorpresa dal Preside della Facoltà di Agraria, Matteo Lorito), si è svolto oggi il convegno organizzato nel tricentenario della nascita del Re Borbonico.

Carlo III volle la sua “villa a mare” proprio a Portici, per motivi urbanistici e strategici  nonostante i rischi delle eruzioni. Ed oggi era lì a guardare tutti, coi suoi occhi severi. Anna Maria Rao, docente dell'Università di Napoli Federico II,  ha parlato di “cerimoniale e cerimonieri di palazzo, maestri di corte nel secolo XIII, dagli Asburgo ai Borbone”. E' proprio con Carlo III che il cerimoniale - a lungo trascurato - viene di nuovo seguito da dame e cortigiani.

Molto atteso anche l’intervento del professore spagnolo Pablo Vasquez Gestal, che ha raccontato la politica cerimoniale nella Napoli Carolina del 1740. Sono stati resi noti aspetti segreti e affascinanti, descritti negli atti della corte. Una vera e propria "arte", con alla base una chiara strategia: creare l’immagine di una Maestà illuminata.

Claudio Di Giorgio

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