Cerimonia Ufficiale  di apertura del Bosco Inferiore della Reggia di Portici. Il polmone verde  fortemente richiesto dai  cittadini  e che va dall’ingresso di Corso Umberto I a quello di Via Marittima  è stato restituito alla città. Il Sindaco di Napoli  Luigi De Magistris nella sua funzione di Sindaco della Città Metropolitana  e il Sindaco di Portici Nicola Marrone hanno sentenziato con la loro presenza la fine di parte dei lavori di riqualificazione del secolare parco annunciandone la riapertura al pubblico che avverrà  giovedì e resterà aperto ogni giorno dalle 8 alle 17.

I lavori sono consistiti in riqualificazione e messa in sicurezza del parco del Bosco inferiore della Reggia, e hanno visto il restauro delle antiche Peschiere borboniche, del laghetto che tornerà ad ospitare anatre e cigni, e l’immensa spianata a prato, dove sarà possibile godere di spazio, aria pulita e libertà.

Il parco, costruito insieme alla Reggia per volere di Carlo III di Borbone  nel  1738, costituisce, con quelli di Capodimonte e della Reggia di Caserta, una vera e propria meraviglia. Restano però inaccessibili ancora alcune aree nelle quali dovrà essere verificata la stabilità degli alberi.

Alle mille difficoltà economiche e burocratiche si era aggiunta la pericolosità degli alberi secolari  in parte sradicati dalla furia del vento della terribile tromba d’aria abbattutasi lo scorso anno su Portici. De Magistris è stato accompagnato nel lungo percorso che attraversando gli 11 mila metri quadri del Bosco Inferiore lo ha condotto a vedere il restauro del ‘Galoppato’ che potrebbe ospitare fra tre mesi l’edizione 2015 del Mozart Box la manifestazione musicale di altissimo livello che si svolge ogni anno nel parco della Reggia e che  questo anno “verrà realizzata - fa sapere il Sindaco Marrone - in assoluta autarchia per il taglio dei fondi”.

Come annunciato dallo stesso Sindaco Marrone, la riapertura del Bosco di Portici è stata anche  l’occasione per discutere nella Sala Cinese con il Sindaco De Magistris sul futuro della Reggia e sul definitivo rilancio turistico di Palazzo Reale, da inserire a pieno titolo tra i siti borbonici la cui promozione passa anche attraverso l’interessamento  oltre che della Città Metropolitana anche  del  Ministero dei Beni Culturali.

Claudio Di Giorgio


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