“E' un atto d'amore alzare la voce quando il Mondo cede ad un triste silenzio”. Questo è l'augurio ai giovani di Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” ospitato in città in occasione del cammino della pace organizzato da Padre Giorgio Pisano insieme a tutti i parroci delle parrocchie del territorio e per la visita del presidio Libera Portici presieduto da Leandro Limoccia in villa Fernandes.i.

Don Ciotti ha incontrato presso la chiesa delle Carmelitane i giovani delle associazioni parrocchiali, gli scout, ragazze e ragazzi per dare la testimonianza di una vita spesa per la lotta alle mafie, alle forme di corruzione ed al volontariato. “ La mia scelta di volontariato è iniziata a 17 anni nell'ambito della parrocchia dove discutevamo dei poveri, della pace ma poi mi sono accorto che una cosa è limitarsi a parlare, un'altra è agire con i fatti- racconta Don Ciotti, continua- ci sono degli incontri nella vita che ti portano a scegliere determinate strade. Andando a scuola notai un signore sulla panchina che indossava tre cappotti, era un barbone ma leggeva libri, li sottolineava con le matite. C'era qualcosa di misterioso in lui, gli chiesi se voleva che gli prendessi un caffè ma non mi rispose e così più volte. Dopo una serie di incontri mi spiegò che era un bravissimo medico, amato dalla gente ma devastato dalle tempeste della vita. Un giorno finalmente mi parlò e mi disse che i ragazzi che vedevo sempre al bar difronte la panchina compravano dei farmaci e si drogavano. A quel tempo non si conosceva ancora il mondo della droga, lui aggiunse che era ormai vecchio e stanco e desiderava che io da grande facessi qualcosa per loro, per salvarli. Allora mi sentivo piccolo ma tutt'ora a 72 anni mi sento ancora più piccolo rispetto alla complessità di quello che mi circonda, ma sento ancora più forte il desiderio di rimettermi in gioco con tutti gli altri. Libera non è un io, è un noi e lavoriamo insieme per una pace che è sinonimo di giustizia, di dignità umana e rispetto di tutte le persone”.

Il cammino della pace si è concluso nel teatro Roma in cui è stata poi celebrata la Messa e nel pomeriggio Don Ciotti è stato accolto nella sede di Libera da alcuni familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata (famiglia Ruotolo, Buonocore, Taglialatela).

Leandro Limoccia ha presentato tutte le attività di volontariato e le iniziative solidali messe in pratica dall'associazione sul territorio con le preziose testimonianze di chi è riuscito a risollevare dal buio la propria vita grazie all'aiuto dei volontari, in particolare i medici a disposizione di chi purtroppo non ha la possibilità di pagare interventi e farmaci. “Difronte alla morte dei propri cari non ci sono parole, bisogna solo fermarsi davanti chi vive tutto questo- dichiara Don Ciotti, continua- Libera nasce proprio dal dolore di tante persone, da una donna alla quale hanno ucciso un figlio che per amore e solidarietà aveva deciso di proteggere il commissario a Palermo dalle minacce mafiose. Quando uccidono un figlio sparano anche su noi, sentiamo il dolore dei proiettili e agiamo per costruire una società con più diritti e più giustizia”.

 

 

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