Ogni nome una storia: sono quelle delle vittime innocenti cadute sotto i colpi della malavita e della mafia dall’800 ad oggi.

Li ha ricordati anche l’Associazione “Libera” Portici con il suo Presidente Leandro Limoccia, nella XXII  giornata  della Memoria e dell’Impegno a Villa Fernandez, luogo simbolo della lotta alla camorra.

Presenti alcuni parenti delle vittime, Maria e Giuseppe Taglialatela, genitori di Claudio e Silvana Bottari, figlia di Mariano Bottari che hanno portato le loro commoventi testimonianze; e Gianfranco Nappi della Città della Scienza.

La giornata della memoria, riconosciuta ufficialmente dal 1 marzo con una legge dello Stato Italiano, ha per tema “Luoghi di speranze e testimoni di bellezza”, con l’intento di collegare l’impegno per la cura dell’ambiente e dei territori con quello per la dignità e la libertà delle persone. I nomi  delle vittime, come è tradizione, sono stati letti da appartenenti alle diverse realtà: studenti, lavoratori, autorità scolastiche ed ecclesiali, rappresentanti dello Stato, per ricordare tutte quelle persone cadute innocentemente sotto i colpi della criminalità.

Tanti gli studenti presenti, a testimonianza dell’alta sensibilità delle scuole del territorio, da sempre impegnate contro la criminalità e per l’affermazione della cultura della legalità.

E’ Locri, in Calabria, la città prescelta per il 2017 quale città  di riferimento della manifestazione nazionale del 21 marzo e Ponticelli per quella regionale dove è presente per la prima volta l’intero staff di Radio Siani per seguire il corteo ma anche per raccontarlo a chi non potrà essere presente.

Altre manifestazioni  si  svolgeranno in contemporanea  in atri 4000 luoghi italiani, coinvolgendo centinaia di migliaia di persone. Nella  sede di Libera Portici sono stati organizzati incontri e seminari di approfondimento e l’esposizione degli artisti Mattia Fiore e Pino Buonocore.

“Con questa manifestazione – fa sapere il Presidente Limoccia - intendiamo ribadire una memoria responsabile e condivisa per le vittime di mafia e il nostro impegno per creare e rafforzare una comunità che sia sempre modello, mettendoci a disposizione delle persone e perché dal ricordo si  può generare  impegno e giustizia quotidiana”.

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