Francesco Portoghese, noto attivista sul territorio del Movimento Cittadini Uniti per La Famiglia. accende un  faro su un altro tema che tormenta  da tempo  una delle  attività commerciali  cittadine : la crisi in atto delle edicole  dei giornali.

Lo fa con una lettera  indirizzata a Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici, dopo avere raccolto  il rammarico  e le preoccupazioni degli edicolanti,  di quelli che hanno dovuto già abbassare le loro serrande e di quelli che rischiano di doverlo fare.

La lettera di Portoghese  fornisce al primo citadino una “proposta di conversione delle edicole in crisi”  prendendo spunto da quanto già realizzato in alcune città italiane dove le ex edicole si sono trasformate in mini attività commerciali nel campo della  ristorazione,  street food, produzione di gelati, yogurteria e altro che  permette loro  di poter  rientrare dignitosamente  nel circuito commerciale. Le edicole non convertite riuscirebbero , secondo i proponenti, a loro volta  a sopravvivere  perché aiutate dall’acquisizione  dei clienti  delle edicole convertite. Tra le edicole che oggi appaiono tristemente chiuse a Portici si  ricordano quelle di Via 4 Novembre, via De Lauzieres, Via Benedetto Croce, Via Scalea. Le edicole in Italia  rappresentano  l’anello, il più debole  della catena  di vendita che parte dagli editori e arriva ai consumatori  con il loro modesto agio del 18%  circa e hanno visto diminuire i loro incassi anche fino al 90% .  

“La continua diminuzione delle vendite - spiega ancora Portoghese - non basta più a creare un reddito decente per  gli edicolanti di Portici che sono costretti a chiudere  finendo tra le fila dei disoccupati”. Purtroppo  il settore  è in una crisi che appare irreversibile  a causa della recessione, di scelte non sempre idonee  dei prodotti editoriali, dei social network che la fanno  da padrone, le notizie  che volano sul web in modo  accelerato,  le nuove  generazioni  che hanno già tutto a portata di un click, e dunque una crisi dell’informazione tradizionale  specie di quella legata alla  carta stampata che ha colpito duramente  la rete di vendita  dei giornali e le edicole potrebbero scomparire del tutto . 

Quello proposto  invece appare un interessante progetto innovativo anche per Portici che consentirebbe  attraverso un cambio di destinazione d’uso di riqualificare i manufatti abbandonati  coniugando tradizione e modernità e non lascerebbe tramontare definitivamente tutti i chioschetti di vendita dei giornali  dove la cultura si tocca ancora con mano.

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