Portici, edicole cittadine in crisi
L'attivista Portoghese scrive una lettera al sindaco Cuomo per descrivere la situazione in città
27-03-2019 | di Claudio Di Giorgio
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Francesco Portoghese, noto attivista sul territorio del Movimento Cittadini Uniti per La Famiglia. accende un faro su un altro tema che tormenta da tempo una delle attività commerciali cittadine : la crisi in atto delle edicole dei giornali.
Lo fa con una lettera indirizzata a Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici, dopo avere raccolto il rammarico e le preoccupazioni degli edicolanti, di quelli che hanno dovuto già abbassare le loro serrande e di quelli che rischiano di doverlo fare.
La lettera di Portoghese fornisce al primo citadino una “proposta di conversione delle edicole in crisi” prendendo spunto da quanto già realizzato in alcune città italiane dove le ex edicole si sono trasformate in mini attività commerciali nel campo della ristorazione, street food, produzione di gelati, yogurteria e altro che permette loro di poter rientrare dignitosamente nel circuito commerciale. Le edicole non convertite riuscirebbero , secondo i proponenti, a loro volta a sopravvivere perché aiutate dall’acquisizione dei clienti delle edicole convertite. Tra le edicole che oggi appaiono tristemente chiuse a Portici si ricordano quelle di Via 4 Novembre, via De Lauzieres, Via Benedetto Croce, Via Scalea. Le edicole in Italia rappresentano l’anello, il più debole della catena di vendita che parte dagli editori e arriva ai consumatori con il loro modesto agio del 18% circa e hanno visto diminuire i loro incassi anche fino al 90% .
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“La continua diminuzione delle vendite - spiega ancora Portoghese - non basta più a creare un reddito decente per gli edicolanti di Portici che sono costretti a chiudere finendo tra le fila dei disoccupati”. Purtroppo il settore è in una crisi che appare irreversibile a causa della recessione, di scelte non sempre idonee dei prodotti editoriali, dei social network che la fanno da padrone, le notizie che volano sul web in modo accelerato, le nuove generazioni che hanno già tutto a portata di un click, e dunque una crisi dell’informazione tradizionale specie di quella legata alla carta stampata che ha colpito duramente la rete di vendita dei giornali e le edicole potrebbero scomparire del tutto .
Quello proposto invece appare un interessante progetto innovativo anche per Portici che consentirebbe attraverso un cambio di destinazione d’uso di riqualificare i manufatti abbandonati coniugando tradizione e modernità e non lascerebbe tramontare definitivamente tutti i chioschetti di vendita dei giornali dove la cultura si tocca ancora con mano.
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