Martedì scorso, 29 gennaio, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di  Portici Ercolano hanno arrestato Petrone Maickol  26enne sottoposto agli arresti domiciliari con dispositivo di controllo  a distanza , dal mese di ottobre del 2018 che, dal 28 gennaio c.a.  si era liberato del “Braccialetto” rendendosi irreperibile.

Subito dopo l’evasione dagli arresti domiciliari del giovane, i poliziotti hanno posto in essere  mirasti servizi investigativi  tesi all’individuazione del luogo dove potesse nascondersi e la capillare conoscenza del territorio li ha condotto sulle tracce della fidanzata.

Verso le 15.30 del 29 gennaio, hanno suonato alla porta della donna diverse volte sentendo forti rumori provenire dall’appartamento.

Senza alcuna esitazione sono corsi sul retro della casa  vedendo il Petrone che scappava dalla finestra.

Ne è nato un inseguimento  repentino e rocambolesco,  attraverso Viale Melina fino alla via Benedetto Croce, in un’area adibita a deposito ANM dove si era rifugiato.

E’ stato raggiunto dai poliziotti che per bloccarlo hanno dovuto sostenere una forte colluttazione  che ha procurato agli stessi contusioni che hanno necessitato di interventi medici .

Tuttavia  sono riusciti ad arrestarlo accompagnandolo presso le camere di sicurezza della locale Questura ,

La mattina del 30 gennaio l Petrone è stato sottoposto a giudizio con rito per direttissima , sia per l’evasione che per  resistenza, violenza ed oltraggio a pubblico Ufficiale, riportando una condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.

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