PORTICI. Lesioni personali aggravate, detenzione e porto illegale d’arma in concorso: queste le accuse mosse dagli inquirenti nei confronti di Massimiliano Desii, 23 enne di Ercolano e del suo patrigno, il pregiudicato Gennaro Raia. Per le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Torre del Greco, i due sarebbero responsabili dell’agguato per rappresaglia ai danni di un 38enne corallino, gambizzato con 3 colpi d’arma da fuoco il 22 dicembre scorso nei pressi della propria abitazione. A sparare – per l’inchiesta – fu Massimiliano Desii, che poco prima ebbe un litigio con la vittima (poi refertata in ospedale con prognosi oltre i 40 giorni), scoppiato per futili motivi legati alla circolazione stradale.

I fermi sono stati eseguiti oggi con un blitz congiunto ad opera dei carabinieri di Torre del Greco e degli agenti di polizia del Commissariato di Portici-Ercolano. Gennaro Raia, lo scorso 18 gennaio, fu sorpreso dai militari all’interno della propria abitazione in pigiama. Per sfuggire alla cattura, il pregiudicato aveva scavato un buco nella parete della camera da letto. Il foro, coperto da una cassaforte, portava ad uno stretto corridoio. Il nascondiglio ideale per una sola persona.

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