Portici, il Coronavirus non ferma la consegna dei pacchi alimentari di Libera
Il presidente Limoccia non farà mancare il suo apporto alle 230 famiglie
10-03-2020 | di Claudio Di Giorgio

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Resta aperta la porta della sede di Libera Portici di via Diaz a disposizione dei cittadini bisognosi anche in questi tragici giorni di emergenza. Per il Presidente Leandro Limoccia da qualche giorno entrato a far parte anche del Coordinamento Provinciale di Libera, non può essere interrotta la catena di solidarietà costruita dalla associazione porticese che fornisce pacchi alimentari alle famiglie disagiate del territorio . Le volontarie e i volontari, si sono mobilitati e oggi hanno provveduto allo scarico dei numerosi colli dal camion del Banco Alimentare come avviene ogni mese.
Si provvederà da domani con le prescritte cautele alla consegna del prezioso pacco alimentare alle (230) famiglie nel quadro della lotta alle povertà con il progetto “Dammece na mano” uno dei numerosi progetti attivati dalla associazione. In questo momento di difficoltà prevale ancora una volta il senso di responsabilità e di solidarietà che si concretizza nella consegna dei pacchi che saranno dati questa volta a gruppi di 50 famiglie per giorno al fine di evitare l’affollamento e il rischio di contagio. Il servizio è stato deciso e condiviso con il Banco Alimentare e con i Dirigenti responsabili del Comune di Portici rispettando le indicazioni e le istruzioni sul Coronavirus essendo stato ascritto nei servizi di utilità sociale. “Le volontarie e i volontari di Libera Portici e del Collegamento contro le camorre – spiega Leandro Limoccia - come avviene fin dal 2016 ogni mese , sono impegnanti a scaricare e distribuire i pacchi alimentari . Consegniamo cibo alle famiglie bisognose per dare senso, scopo e dignità al vivere quotidiano. Lo faremo a partire dal giorno 11. E’ anche questo un modo per intrecciare responsabilità e solidarietà per il nostro territorio e per il nostro Paese. Con fiducia e coraggio ci sentiamo comunità con corresponsabiltà” .
Libera Portici ricorda don Peppe Diana: 'Non restate in silenzio, ribellatevi'
A 30 anni dalla morte evento commemorativo in onore delle vittime innocenti della criminalità organizzata
Come è noto LIBERA svolge la sua funzione sociale fin dal 25 febbraio del 2014 in una dependance della bella villa del 900 bene confiscato nel 1998 al clan camorristico Rea. Il corpo principale della “villa” è stato assegnato in uso alla Fondazione CON IL SUD per la realizzazione di un progetto presentato in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara, per diventare luogo di incontro e di aggregazione sociale per chi vive situazioni di disagio e prevede, con la partecipazione e l’impegno dei cittadini, che il reimpiego dei ricavi venga utilizzato in nuove iniziative a vantaggio di tutti. L’inaugurazione per la posa simbolica della prima pietra della nuova attività del bene confiscato sarà opportunamente comunicato . “ Contrariamente a quanto si legge sui social, - fa sapere Leandro Limoccia - siamo estranei alla rete che comprende la Fondazione con il Sud, alla quale facciamo i nostri auguri di buon lavoro “.
Sondaggio
Risultati
