Una grossa croce di legno adagiata su un piano al centro della sala  catturava l’attenzione  e i pensieri  dei presenti. Una croce realizzata con i legni di una delle tante imbarcazioni che aveva trasportato migranti approdata sulla costa di Lampedusa.    

Ne aveva chiesto la presenza il Presidente di Libera Portici Leandro Limoccia che aveva voluto dedicare  un incontro al problema dei migranti e le loro tragedie proprio nel periodo in cui , come ogni anno, viene ricordata la Shoah e per le relazioni che  appaiono  tra i due gravi eventi della storia  dell’ultimo secolo. 

Gli interventi  di   Nasser  Hidouri  Imam della Moschea di San Marcellino di Caserta , Leonardo Macri pastore della Chiesa Valdese di Napoli, Don Tonino Palmese Vicario Episcopale della Arcidiocesi di Napoli hanno  provato   ad arginare il malumore che serpeggia e monta  nella società italiana nei confronti degli immigrati che diventano una presenza sempre più visibile  e socialmente rilevante, attraverso la similitudine dei credo  delle religioni dei popoli  che sviluppa fratellanza  e concordia interreligiosa.

Secondo i  tre relatori un pessimismo ancora più diffuso è riscontrabile oggi a seguito degli attentati a sfondo religioso e perciò è indispensabile recuperare il concetto di religione come strumento di pace e valorizzare le prospettive d’integrazione e di convivenza.

Per questo  Nasser  Hidouri  ha indicato una strategia che consiste nell’opporre al terrorismo islamista la più netta dissociazione dei leader religiosi, e dei fedeli che ad essi fanno riferimento, ”perché Dio non può essere invocato per uccidere”.    Molte le richieste all’Imam   per spiegare alcuni principi contenuti  nella religione islamica che sono  ben lontani dalla religione cattolica  come l’esclusione della libertà religiosa , sessuale e familiare, la negazione  dell'eguaglianza di genere, la pena di morte e una particolare propensione per l’odio e la violenza che alimenta il terrorismo. 

“C’è chi cerca di interpretare volutamente in modo distorto i versi coranici – ha spiegato  Nasser Hidouri  -  il Corano  deve essere letto con una buona predisposizione dell’animo per comprenderlo e non ricercare il versetto che può essere manipolato fino a una interpretazione non veritiera   rispetto allo spirito che contiene.  Una persona  che non ha studiato  non può capire l’interpretazione vera che non è quella dell’esortazione alla  uccisione o alla vendetta  per cui sono ignoranti coloro  che non riescono a comprendere il vero significato di quanto detto dal profeta  - e ha concluso -   anche nella religione cristiana  molti passi vanno interpretati con una buona predisposizione”.

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