Ha affidato il suo appello ad una lettera pubblicata sul sito del comune di Portici, Arman, trentaquattrenne armeno la cui casa di Via Libertà  è stata distrutta da un grave incendio lo scorso venticinque dicembre. Nel rogo, Arman e la sua famiglia hanno perso tutto. L’uomo, padre di due figli è giunto in Italia nel 2002 dopo aver affrontato una guerra che si è portata via la madre. Si trasferì a Portici dove per i primi tempi una zia materna lo ha accolto con la sorella e la sua fidanzata che da li a poco sarebbe diventata sua moglie e la madre dei suoi figli, che oggi hanno 3 e 12 anni.  «Non voglio soldi per me e la mia famiglia, solo quanto basta per ristrutturare la casa dove abitavamo e quelle degli altri inquilini  di quel palazzo distrutto dall'incendio. », scrive nella sua lettera d’appello, mentre con la mente torna al pomeriggio di Natale quando tutto è cambiato  «L'incendio è scoppiato  nella stanzetta dove dormiva mia figlia piccola- ricorda l’uomo- è  stato terribile. Abbiamo avuto timore che non si salvasse. Eravamo terrorizzati, ma per fortuna ci siamo messi in salvo. Ora vogliamo solo poter tornare in quella casa». Nelle settimane dopo l’incendio in città sono partite varie gare di solidarietà ma vista la situazione molto grave sono servite a poco.  Oggi ad oltre un mese da quel giorno, Arman fa sentire la sua voce e chiede aiuto ai suoi concittadini.

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