Portici, l'Associazione culturale "Giovanni Panunzio" contribuisce alla commemorazione delle vittime delle mafie
Parla Don Giorgio Pisano, presidente dell'organizzazione
22-03-2017 | di Claudio Di Giorgio

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Portici. In continuità con le celebrazioni del 20 e 21 marzo dedicate alla XXII Giornata della memoria e dell’impegno in Ricordo delle Vittime delle mafie e organizzate in villa Fernandez a Portici dall’associazione Libera e a Ponticelli dalla regione, non poteva mancare l’intervento dell’Associazione antiusura e antiracket “Giovanni Panunzio”, presieduta da Don Giorgio Pisano della parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Via Diaz, e dedicata all'imprenditore foggiano ucciso dalla mafia nel 92 per essersi opposto alle logiche criminali. Un vero e proprio bagno di Legalità quello fatto a Portici attraverso le iniziative delle due associazioni gemelle. Anche Don Giorgio Pisano ha deciso di chiamare oggi a raccolta i cittadini per vivere un momento di gioia, di condivisione, di speranza e di testimonianza sulla legalità con la sua ”Camminata per la giustizia e la pace”. Una camminata per la libertà a suon di musica, quella della banda musicale dell’Istituto Penitenziario di Portici; allo stesso tempo cittadini e studenti di diverse scuole porticesi hanno realizzato disegni significativi sulla tematica riguardante la città, che verranno esposti esposti all’angolo del V.le L. da Vinci-V. Diaz, domenica 27 marzo. Una manifestazione volta alla tutela della città e alla lotta all’ignoranza che sta alla base della violenza camorristica San Ciro ha scandito: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza, una Portici da amare custodire e rispettare” - spiega Don Giorgio Pisano - “La città è il luogo di appartenenza per eccellenza, dove si coltivano i beni comuni e dove vivere pacificamente, aiutando le nuove generazioni a crescere. Essa è come un organismo vivente da comprendere, accogliere, difendere, rispettare e liberare da violenze e ingiustizie. Custodiamo la città perché noi ne siamo gli amministratori e dobbiamo scacciare i malfattori”.
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