“Premesso che trovo assurda ed inconcepibile l'ipotesi di chiudere un centro di eccellenza come il consultorio di Portici e che in queste ore sono impegnato in prima linea attraverso un dialogo serrato con i vertici dell'asl che spero e credo darà i suoi frutti, sento la necessità e l'obbligo di fare chiarezza”. Ha così dichiarato il consigliere comunale Fernando Farroni sui social risalendo all'origine del problema che porterà probabilmente alla chiusura del consultorio. “Correva l'anno 2009 quando l'assessore regionale dell'epoca, il prof. Angelo Montemarano, con una scelta d'amore per la città, decise, anche su mia richiesta, di far entrare Portici nella competenza della AslNa1- continua Farroni- È storia che dopo la decisione mia e del prof. Montemarano ci fu chi, sul territorio ed in Regione, fece pressioni per  far tornare Portici sotto il presidio dell'AslNa3, alla fine la spuntarono, ma a pagarne le conseguenze sono stati i porticesi che non hanno potuto veder crescere la loro sanità ed anzi, oggi sono costretti a fare petizioni per salvare quello che di buono è rimasto come il consultorio familiare”. La scelta di inserire Portici nella competenza della AslNA1, specifica Fernando Farroni, era frutto di motivi quali: il  ruolo centrale che il comune avrebbe giocato nella conferenza asl-comuni in quanto sarebbe stato uno dei tre comuni dell'aslNa1 (Napoli, Portici e Capri); il servizio 118 avrebbe trasportato i porticesi al Loreto ed in prospettiva all'Ospedale del Mare; ed infine  i dipendenti del distretto e la direzione del distretto avrebbero avuto altre risorse di mezzi ed uomini a loro disposizione e di conseguenza a disposizione dell'utenza porticese. 


Anche il consigliere Mauro Mazzone, in prima linea per la salvaguardia della situazione, ha dichiato: “Ho avuto modo di confrontarmi con la dirigente ASL dott.ssa Improta la quale mi ha riferito la contingenza per cui il Consultorio sarà trasferito in forza di un'ordinanza di sfratto esecutivo. La dottoressa ha altresì condiviso la necessità di salvaguardare la prosecuzione della prestazione di tutti i servizi di cui il territorio di Portici necessita. Continuiamo a monitorare la vicenda al fine di ottenere un'adeguata risoluzione del problema che garantisca il corretto funzionamento della struttura”. 
La mobilitazione, tuttavia, è nata soprattutta dalla coscienza civica dei porticesi, i quali attraverso petizioni online, si sono immediatamente attivati per sensibilizzare tutti e salvare il consultorio. Così anche il Senatore Vincenzo Cuomo ha dichiarato di aver fimato la petizione e sui social ha espresso il suo rammarico: “ Ancora una volta,l'ennesima,la Dirigenza dell'Asl viene meno a precisi impegni assunti formalmente con il territorio e con i Cittadini porticesi penalizzando fondamentali servizi alle persone rivolti ai bambini ed alle donne. Piu' di un anno fa scrissi al sindaco Marrone ed al Direttore Generale dell'Asl Costantini per chiedere la convocazione di una conferenza di servizi che definisse tutte le tematiche afferenti la tutela della salute nella Città di Portici.Il sindaco Marrone non ha mai voluto organizzare questa riunione sebbene fosse la massima autorità sanitaria locale.Solo con il Commissario Prefettizio si è tenuta una riunione con tanto di verbale in cui l'ASL ha assunto impegni che a quanto pare non rispetta. Ho chiesto al Commissario Prefettizio di aprire un confronto con ASL ed ASSOCIAZIONI DONNE per destinare locali comunali ad un Polo Sociosanitario che integri le funzioni del Materno Infantile con quelle delle politiche contro la violenza sulle donne”.

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