“Piccolo è bello: le sfide delle piccole imprese agroalimentari”. Vi è preoccupazione per la progressiva riduzione delle cultivar degli alimenti di altissima qualità e delle eccellenze agroalimentari di successo sul mercato e per la loro salvaguardia. Questo il tema del convegno dedicato alle possibili sinergie tra ricerca, piccoli produttori e alta cucina come opportunità di sviluppo delle piccole aziende di cibo sano che fanno anche tutela dell’ambiente e delle identità storico culturali dei territori italiani.

Tra gli intervenuti nella Sala Cinese della facoltà di Agraria, Matteo Lorito Direttore della Facoltà, Vincenzo Del Genio della Accademia Italiana della Cucina, Giulio Crescimanno dell’Accademia dei Georgofili, Stefania De Pascale dell’Università Federico II. Un convegno nato per volontà delle due accademie dei Georgofili e Della Cucina Italiana che lavorano in sinergia attraverso la convivialità e la cultura gastronomica e accademica che non poco influiscono sulla ricerca, la produzione e l’utilizzo dei prodotti certificati di assoluta qualità.

Per il futuro le accademie faranno informazione promozione e sistema. Il consumo dei prodotti pregiati dei piccoli produttori si ottiene oggi avvicinando alcuni utilizzatori privilegiati, gli chef stellati che ne certificano spesso il successo arrivando fin sulle nostre tavole. Alcune produzioni sono limitatissime e rischiano di scomparire perché non riescono ad accedere ai canali di distribuzione a cui siamo abituati.

“La micro impresa costituisce la spina dorsale dell’economia agricola ma spesso rischia di scomparire. Il cibo e l’agricoltura non possono essere solo costume e società - dichiara Stefania De Pascale - Si tratta di realtà produttive importanti nello sviluppo economico nazionale che esigono una necessaria riduzione della filiera, di ricerca, di incentivazione, di valorizzazione e di marketing dei prodotti”. Tradizione e Innovazione dunque sono i due pilastri per portare al recupero delle produzioni tradizionali o tipiche di nicchia che oggi hanno una grande opportunità di crescita sul mercato e l’Expo è stata la vetrina e l’occasione del rilancio della consapevolezza della qualità dei prodotti alimentari. Una occasione da non perdere.

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