Nel parco di Villa  Fernandez il saggio di fine anno del “Laboratorio Teatrale” istituito all’interno della struttura sottratto alla camorra, che ospita Libera Portici, l’Associazione antiracket e antiusura presieduta da Leandro Limoccia. Ragazzi appartenenti all’area del disagio e alcune ragazze che sono in affido dall’area penale, che frequentano il “laboratorio”, si sono esibiti a conclusione di un percorso di studio durato un anno, che riprenderà a settembre, a testimonianza che questo è un luogo di inclusione, di speranza, di educazione e perché no di opportunità per chi fa fatica a vivere la “normale” vita giornaliera.

Uno spettacolo di fine corso che ha visto esibirsi sul palcoscenico naturale della scalinata della “villa” dieci ragazzi che, sotto la sapiente regia di Mario Aterrano, hanno interpretato canzoni, brani teatrali e poesie di autori napoletani su canovacci del repertorio classico napoletano mostrando di avere raggiunto un elevato livello di preparazione e capacità espressiva e suscitando con le loro performance belle suggestioni.

“Guardando i volti di ognuno dei ragazzi e degli insegnanti – ha dichiarato il Presidente Limoccia – non possiamo fare altro che commuoverci. Questa è la bellezza. La bellezza salverà il mondo diceva Dostoevskij. Di fronte all’atteggiamento dell’usa e getta, della cattiva politica e della presenza arrogante della camorra, noi ci vogliamo nutrire di bellezza e per fare questo abbiamo bisogno dei volti di ognuno di voi. Questo sarà sempre un presidio di legalità di cittadinanza attiva e di progettualità e questa sera qui c’è un pezzo di quella società sana che ha la speranza di riappropriarsi del proprio territorio”.

Il 4 luglio, ha annunciato Limoccia, ci sarà  il concerto in memoria di Mariano Bottari e di tutte le vittime della criminalità organizzata con il coro “Note legali”. Domani sarà firmata la convenzione per il banco alimentare e inizierà la distribuzione del pane quotidiano e delle derrate alimentari a coloro che ne hanno bisogno.

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