Portici, Libera pianta alberi in ricordo dei suoi volontari
La cerimonia è avvenuta in via Diaz
26-04-2021 | di Claudio Di Giorgio

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Nel prato antistante la sede dell’Associazione Libera“Collegamento Campano contro le Camorre” in Via Diaz a Portici sono stati piantati alberi a ricordo di tre volontari dell’Associazione venuti a mancare proprio questo anno Gigi Esposito, Peppe Taglialatela, e Ciccio Capozzi . Persone di notevole spessore delle quali si è voluto così mantenere un costante ricordo e un ringraziamento per il loro impegno nel diffondere la cultura della legalità democratica, la giustizia sociale e la valorizzazione della memoria delle vittime di mafie attraverso l’Associazione Porticese.
Per Libera Portici anche questo secondo anno caratterizzato dalla pandemia che dilaga ancora nel mondo con tutte le sua gravi conseguenze la festa della Liberazione dell’Italia dalla oppressione nazi fascista , del 25 aprile non è passata sotto silenzio .
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Mascherine e distanziamento per i presenti e volontari che non sono voluti mancare alla celebrazione dell’evento per mantenerne viva la memoria e per tramandare i valori fondanti della nuova Italia uscita dalla guerra con la resistenza e il coraggio dei suoi figli e per conservali a futura memoria per le generazioni che verranno .
Con il Presidente del Collegamento Contro le Camorre di Libera Portici Leandro Limoccia, presenti Antonio D’Amore referente Provinciale di Libera Napoli e Bruno Vallefuoco responsabile di Libera Memoria Campania.
“ Nell’ambito dell’anniversario della liberazione - ha spiegato il Presidente Limoccia - vogliamo tracciare pagine di memoria e di giustizia ricordando i nostri tre volontari di Libera Portici. C’è un collegamento con i valori della Liberazione . Ancora oggi diciamo che è la resistenza che ci unisce attorno a quella prodigiosa stagione di speranza. Quello stesso impegno che ha caratterizzato la vita dei nostri tre compagni di strada che avevano come riferimento essenziale la resistenza e la Costituzione antifascista e con il loro impegno hanno incarnato il senso di essere i nuovi partigiani di oggi”.
Con questa iniziativa è stato promosso il giardino della memoria con una mimosa, un glicine e un acero ognuno simbolicamente rappresentante la bellezza , l’amicizia, la modestia e la riservatezza qualità dei tre volontari e tra tutti e tre un filo li lega ai martiri che si ricordano il 25 aprile anche se semplicemente come vittime collaterali di una guerra alla quale hanno dato tutto il loro impegno per un Paese finalmente libero dalla oppressione mafiosa “ La lotta contro la mafia – ha concluso Bruno Vallefuoco - è la continuazione della lotta per la libertà”.
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