Portici, nasce la rivista "Infiniti Mondi", bimestrale culturale dal sapore partenopeo
Il direttore Gianfranco Nappi: "La rivista vuole essere strumento per una rielaborazione della cultura"
05-05-2017 | di Claudio Di Giorgio
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Portici. Entra nello scenario delle pubblicazioni una nuova rivista bimestrale “Infiniti Mondi” per iniziativa della Società Salernitana di Storia Patria diretta da Massimiliano Amato e Gianfranco Nappi . Una rivista laica senza pregiudizi né ideologici né culturali e vicina agli ultimi e agli emarginati in Campania, che contribuirà a raccogliere idee, promuovere riflessioni e sviluppare confronti intorno ai temi della condizione umana contemporanea attraverso idee di libertà, pace, uguaglianza, lotta alle povertà, difesa dell’ambiente con una lettura critica degli schemi di sviluppo.
Hanno partecipato all’incontro di presentazione del numero zero, tenutosi presso la sede di LIBERA Portici presieduta da Leandro Limoccia, il direttore responsabile della rivista Massimiliano Amato, il presidente della fondazione SUDD Antonio Bassolino, il direttore editoriale Gianfranco Nappi, il vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Napoli Don Tonino Palmese ed il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita.
Nel presentare la rivista Infiniti Mondi si è partiti dai contenuti dell’arcipelago del volontariato e dell’associazionismo laico e religioso, che rappresentano ossigeno per la politica e la democrazia e un contributo al governo delle risposte sociali.
“ La rivista vuole essere uno strumento per provare a contribuire a una rielaborazione sul terreno delle idee della cultura perché oggi c’è una grande carenza di idee e di cultura nella politica – fa sapere Gianfranco Nappi - "La politica priva di idee è una politica più debole più esposta. Ma le idee da sole non sono sufficienti perché servono gli uomini su cui camminano le idee del rinnovamento” .
La rivista nasce a Napoli e ambisce a chiarire le dinamiche della società su scala globale partendo dall’area partenopea, laddove sia possibile; il Mezzogiorno viene assunto come punto di partenza per la ricerca di nuove prospettive, verificando tendenze, punti di criticità e contraddizioni della modernità convulsa. Da qui poi la didascalia che accompagna il titolo della rivista: “bimestrale di pensieri di libertà”.
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