PORTICI. “I carotaggi effettuati erano solo una finzione per prendere in giro la gente". Lo ha dichiarato senza mezzi termini lo studioso porticese Umberto Mezza, nell’incontro pubblico tenutosi oggi presso la libreria "Libridine" di via Diaz. Secondo lo storico, scavi e sondaggi effettuati per accertare la presenza di reperti, prima della realizzazione del garage sotterraneo di Largo della Torre, non sarebbero stati eseguiti con le modalità richieste dalla Sovrintendenza archeologica.

Mezza avanza l’ipotesi che, nel corso dei lavori di costruzione del garage, si stiano realizzando profondi pilastri, per poi coprire quello che c’è sotto, evitando "occhi indiscreti". Proprio in quell’area, per l'esperto, ci sarebbero le premesse delle terme sub-urbane e resti romani. “Nel sottosuolo di Portici c’è un mondo che chiede solo di essere scoperto e mostrato per la sua grandiosa bellezza” ha affermato Mezza.

Mezza, presidente dell’ associazione "MIMIARTS", sostiene che nel sottosuolo di Portici esista anche un Decumano, simile a quello riportato in luce nella vicina Ercolano: “ci opporremo a tutte le iniziative, che portino alla distruzione di quest'immenso patrimonio archeologico”.

Claudio Di Giorgio

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"