Portici, ok dal Consiglio comunale al regolamento per le sale pubbliche da gioco
Maggioranza compatta in aula, l'opposizione abbandona la seduta
19-02-2016 | di Redazione
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Ludopatia, approvato in Consiglio Comunale il regolamento per l’insediamento delle attività di sala pubblica da gioco e per l’installazione di giochi leciti in pubblici esercizi. A poco più di una settimana dell’approvazione in Giunta presieduta dal Sindaco Nicola Marrone, su proposta dell’Assessore alla Legalità, Valentina Maisto e dell’Assessore alle Attività produttive, Carla Picardi, il provvedimento ottiene il via libero definitivo dal Consiglio.
Dopo un acceso dibattito arriva il via libera dell’Aula, con la maggioranza che mostra compattezza mentre si registra l’abbandono dei banchi da parte dei consiglieri di opposizione che – secondo la maggioranza – hanno perso l’ennesima occasione per dare un contributo su un tema di grande rilevanza sociale”.
Tra il pubblico che ha seguito i lavori anche padre Giorgio Pisano, da sempre in prima linea in città per sostenere iniziative per promuovere la legalità, che all’esito del voto si è alzato in piedi per applaudire coinvolgendo tutti i presenti.
Il regolamento appena approvato è destinato quasi sicuramente a fare da esempio anche per altre realtà locali, per tutelare la salute dei cittadini sempre più vittime del gioco d’azzardo.
Il regolamento – partecipato in fase di elaborazione anche con l’ ASL del Distretto 34 (SERT) che si occupa di dipendenze, con le Associazioni locali e i Giocatori anonimi – prevede misure molto restrittive per la costituzione ed il mantenimento delle ‘Case da gioco’ e dei giochi leciti in pubblici esercizi.
Da ora in avanti le sale dovranno essere distanti 250 metri da scuole di ogni ordine e grado, chiese, ospedali, case di cura e strutture socioassistenziali, caserme, uffici pubblici e centri sportivi, università, Reggia di Portici, strutture balneari e spiagge, Museo Ferroviario di Pietrarsa, nonché 150 metri da sportelli bancari, o postali e/o bancomat e postamat. Inoltre, l’Amministrazione non concederà in locazione immobili di proprietà comunale per l'esercizio delle attività.
“Siamo orgogliose - dichiarano le Assessore Maisto e Picardi - del processo di partecipazione cittadina che ha portato all’approvazione di questo regolamento che nasce dall’idea di sviluppo economico etico”.
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