Portici. Opposizione all’attacco
Le commissioni consiliari nel mirino dei costi della politica
15-09-2018 | di Claudio Di Giorgio

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
“A Portici non esiste più la democrazia”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali di opposizione Alessandro Caramiello, Salvatore Iacomino, Franco Santomartino, Mauro Mazzone, Domenico Avolio e Aniello Pignalosa, i quali hanno “denunciato un patto politico della maggioranza che ha lo scopo di limitare l’esercizio e la funzione dei consiglieri comunali”.
Il riferimento è al nuovo regolamento approvato dalla maggioranza guidata dal sindaco Vincenzo Cuomo, che ha ridotto le ore a disposizione dei consiglieri per il lavoro nelle commissioni consiliari da 8 a 5, “limitando la funzione di indirizzo politico e di controllo dei consiglieri comunali in nome di un risparmio sui costi della politica”.
I consiglieri di minoranza hanno sottolineato che così non diminuiscono i costi ma invece si tolgono ai cittadini i benefici che scaturiscono dall’espletamento del loro mandato elettorale perché si va a limitare la loro funzione di controllo.
“Questo taglio – dichiara Caramiello del M5S - mette in difficoltà i lavoratori delle aziende private ma anche i dipendenti di questa amministrazione che per anni hanno supportato l’Ufficio di Presidenza e che ora sono stati spostati in altri uffici facendo diventare difficile per un consigliere chiedere gli atti necessari al suo lavoro. Questo è un attacco che in nome dei costi porta alla impossibilità di poter espletare il proprio mandato al servizio dei cittadini. Non vengono toccati però i costi del sindaco, assessori, presidente del consiglio, vicesindaco e i gettoni di presenza dei consiglieri che restano immutati”.
Sicurezza a Torre Annunziata: “Un gruppo interforze per il controllo della città”
Il sindaco Cuccurullo annuncia 17 nuovi vigili urbani. All’orizzonte la richiesta di aggiornamento del piano di coordinamento con le Forze dell’Ordine
Secondo i consiglieri di minoranza, con il nuovo regolamento sarebbe stata scritta una delle pagine più brutte della politica porticese. A sostegno di questa tesi, i consiglieri di minoranza hanno spiegato che a febbraio presentarono un ordine del giorno per tagliare il costo della politica porticese del 10%. Un segnale, secondo Caramiello, che la politica della città poteva dare con la riduzione dei 400 euro di aumento dello stipendio del sindaco e di tutti i consiglieri comunali ma, spiega Caramiello, “il sindaco e la maggioranza si opposero in maniera veemente”.
Di qui, l’elenco dei consiglieri di minoranza sui veri sprechi della politica locale: “Quasi 200mila euro all’anno che si versano a un privato per mantenere la sede della Leucopetra sul territorio di Ercolano, ai 3500 euro che si versano a un altro privato per il noleggio delle sedie in occasione delle manifestazioni e ancora ai 39mila euro a un altro privato ancora per l’affitto dell’area mercatale di via Poli”.
Il consigliere Caramiello del M5S, nel corso della conferenza, ha annunciato che scriverà al presidente del consiglio comunale una lettera di protesta per “denunciare questo che considera un atto grave nei confronti di chi da tanti anni supporta i consiglieri comunali nell’espletamento del proprio mandato elettorale”.
Sondaggio
Risultati
