Azioni continue e concrete, incontri e manifestazioni si realizzano in gran parte del mondo per trovare una via d’uscita per UNA PACE POSSIBILE in Palestina  e  per fermare il genocidio in atto. Questo  è stato  il tema del convegno tenutosi nella sede di LIBERA Portici  che ha visto il Presidente Leandro Limoccia discuterne assieme a Luigi Daniele  della Nothingham Law School , Eugenio Diffidenti  Vice Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Angelica Romano  Co-Presidente  Nazionale di Un Ponte per e Arturo Scotto Deputato della Repubblica Italiana alla presenza di studenti delle scuole dell’area e dei loro insegnanti.

E’ stata raccontata la questione palestinese fin dalla  sua  comparsa drammatica sulla scena mondiale con tutte le sue violenze e l’operazione terroristica di Hamas e il sanguinoso assedio e la distruzione di Gaza  da parte degli israeliani che hanno fatto  un grosso e pericoloso salto di qualità e aumentato i rischi di guerra per la comunità internazionale , per cui, tenere accesa la luce  su questa oscura tragedia  significherebbe lavorare per la pace.

Ogni relatore ha contribuito con la propria esperienza ai terribili racconti degli eventi e delle iniziative dei tanti operatori umanitari che si dedicano ad alleviare la tragedia del popolo palestinese protagonista di una crisi umanitaria ed economica senza precedenti. Sono state mostrate foto realistiche   delle macerie e della condizione della popolazione uomini , donne, giovani, anziani e bambini che affrontano ormai da quasi  sette mesi  enormi difficoltà per la  stessa sopravvivenza perché mancanti di tutto e  costretti a fuggire e a vivere nella precarietà di sfollati.

Cosa si fa per tutelare le vittime e arrestare il massacro ?  Ancora poco o nulla  purtroppo per convincere le parti che la guerra non è la soluzione del problema e indurre a  un vero negoziato,  non solo esibire una  indignata formale  disapprovazione da parte delle nazioni.  Occorre rimuovere alla radice le cause di questa tragedia bisogna fermare la guerra e promuovere la pace la giustizia  la dignità e i diritti degli uomini , come pure condannare senza alcuna giustificazione la brutale aggressione di Hamas e far si che  i popoli della  Palestina e Israele possano vivere insieme come due stati per due popoli.

  “Diventa sempre più necessario far sentire la nostra voce di democratici organizzando in ogni luogo mobilitazione. Da Libera  Portici, - spiega il Presidente Limoccia – è nato già da tempo  il Presidio Per la Pace per dire basta alla guerra tra Palestina e Israele  ma anche per le altre 150 guerre in atto nel mondo e chiediamo che venga  istituito un corpo civile di pace europeo. I negoziati su  Gaza procedono senza significativi risultati. Manca un interlocutore politico che rappresenta l’intero popolo palestinese che resta molto diviso e ferito  e di cui Hamas sembra l’unico soggetto politico .  E’ l’Unione Europea che dovrebbe trattare con  le parti  - continua il Presidente Limoccia -  Il popolo palestinese dovrebbe ribellarsi ad Hamas , lo sappiamo tutti, e la strada della non violenza perseguita a suo tempo dalla OLP per tanti anni era l’unica strada giusta  ma la soluzione dei due popoli e due stati divenne impossibile perché  gli stessi  governi israeliani non hanno fatto più alcuno sforzo per questa soluzione e  nel  popolo palestinese si è radicata la convinzione che la lotta non violenta e la via diplomatica non portano da nessuna parte “.

In conclusione per poter contribuire a una via di risoluzione  del problema  della pace in Palestina si propone un  approccio assolutamente  pragmatico e non strettamente ideologico che invece oggi  sembra prevalere ,   non bisognerebbe stare con nessuna delle due parti ma percorrere una terza via che faccia incontrare le due parti  astraendole da quelli che sono i  biechi interessi economici che starebbero dietro al problema.

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