“Giancarlo Siani era un giovane giornalista di 26 anni che durante la sua vita, ha sempre tentato di scoprire l'intreccio di ogni cosa”. Esodisce così Pasquale Testa, l'editore del nuovo libro “Fatti di Camorra” basato sugli articoli scritti dal giornalista, vittima innocente della camorra. “ Nella sua giovinezza ha scritto molti articoli sul lavoro, sulla scuola, sul degrado, sui senzatetto- continua Pasquale Testa- Non era sua intenzione all'inizio “scrivere di camorra”, ma in quell'articolo datato 10 giugno 1985 aveva scoperto e scritto ciò che la magistratura non aveva ancora compreso. Il suo stile era chiaro e pulito diverso da quello dei giornalisti di oggi, non era un modo subdolo e accattivante, perchè metteva la sua anima in quelle parole. Noi dobbiamo raccontare le storie delle vittime innocenti, sono i nostri fratelli. Non vogliamo più mitizzare i capi della camorra ricordiamo più i loro nomi che quelli delle vittime innocenti ”. All'incontro ha partecipato anche la mamma di Claudio Taglialatela, un altro giovane vittima innocente della camorra, assassinato per una rapina. Il presidio di Portici “Collegamento Campano contro le camorre” è dedicato alla storia di Claudio. La testimonianza ha suscitato lacrime ed emozione in tutta la platea. Maria, mamma di Claudio, ha presentanto la storia della tragica morte del figlio non solo come evento triste ma come monito piuttosto per tutti i giovani: “Claudio aveva idee, speranze e progetti e la sua vita normale è stata interrotta il 9 dicembre del 2003 .Claudio nn si trovava nel luogo sbagliato nel momento sbagliato, erano i camorristi che erano lì con le intenzioni sbagliate.Dopo il tragico lutto, mi resi conto che bisogna fare qualcosa per i giovani, per fermare tutto questo. Andiamo nelle scuole insegnamo che siamo noi i responsabili e noi possiamo salvare questa terra”. La serata si è conclusa con la speciale dichiarazione del Sottosegretario di Stato dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Antimo Cesaro: “Le Istituzioni devono collaborare per questi eventi, sono davvero di grande importanza. Mi definisco un politico sui generis vengo dal mondo dell'università e cerco di essere utile mettermi al servizio dei cittadini. Voglio rappresentare quel governo che è l'altra faccia della medaglia dell' impegno civile. Ascoltando la testimonianza ho riflettutto e penso che non possiamo fare il gioco della camorra e farci trovare tristi, noi non vogliamo una sfida ma vogliamo solo seguire il nostro percorso coi nostri valori cercando di convincere il camorrista che la sua strada è quella sbagliata”.

 

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