“Il comune attivi la procedura per il riequilibrio finanziario ed eviti l’ipotesi di dissesto”. Si conclude duramente la relazione, la seconda in una settimana, dei Revisori dei conti sul parere, questa volta contrario, alla proposta di Bilancio di Previsione 2016-2018. Questa mattina infatti è arrivata sulla scrivania del sindaco Marrone una seconda relazione dei Revisori dei conti i quali, dopo un primo giudizio “favorevole con riserva” espresso una settimane fa, hanno bocciato senza mezze misure il testo, prendendo nettamente le distanze da un documento che rischia di portare al dissesto dell’Ente.

“I sottoscritti – si legge nel documento protocollato questa mattina a firma dei tre revisori, Salvatore Florio, Gerardo D’Amico e Donato Ragozzino – hanno accertato, successivamente al rilascio del parere favorevole con riserva sulla proposta di bilancio di previsione 2016-2018, nuovi fatti e circostanze che impongono una integrazione al precedente parere e una nuova valutazione finale”.

Due i documenti che hanno fatto cambiare parere all’organo di revisione: Il primo, una nota emessa dal Dirigente Avvocatura il quale mette in guardia l’amministrazione da alcuni contenzioni legali “a fronte dei quali il Comune di Portici – si legge nel documento – ha significative probabilità di soccombere. Visto che la Corte dei Conti prevede espressamente a carico dell’Organo di Revisione l’obbligo di provvedere alla verifica della congruità degli accantonamenti stanziati nel bilancio, occorre rilevare – continuano i tre revisori – che il fondo rischi presente nello schema di bilancio appare totalmente inadeguato”. Il secondo punto, invece è relativo ai fondi europei. “L’organo di Revisione è venuto a conoscenza della nota inviata dalla Regione con la quale viene sollecitata la restituzione “ad horas” della somma di 2 milioni e 190 mila euro, a fronte di somme anticipate e non utilizzate al 31 dicembre 2015”. "Incredibile quanto accade al Comune di Portici – è il commento del segretario PD Amedeo Cortese - il Bilancio dell' Ente non solo è politicamente fallimentare in quanto taglia ogni opportunità di sviluppo del territorio, ma è anche colpito dalla mannaia degli organi di revisione contabile che lo giudicano tecnicamente irricevibile. Una cosa mai accaduta che misura l'incompetenza e l'irresponsabilità di questa classe politica che in tutta evidenza è giunta al capolinea determinando però condizioni disastrose per le casse dell'ente".

(ha collaborato Maria Vittoria Romano)

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