La buona politica al servizio della pace” è stato il tema scelto quest'anno per il cammino della pace organizzato dalla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e dal parroco Antonio Giorgio Pisano. Giovani, adulti, bambini, scout, associazioni cattoliche e laiche del territorio si sono riunite presso l'Istituto Regina Sanguinis Christi indossando  giubbotti di salvataggio per ricordare i migranti che ogni giorno cercano di approdare alle coste e pettorine con slogan  sulla salvaguardia della dignità.

“Penso che il nostro Paese stia vivendo un'ondata di destra molto pericolosa” - esordisce il giornalista Sandro Ruotolo ospite dell'evento insieme a padre Alex Zanotelli, missionario comboniano e Padre Gianni Criveller, missionario Istituto Pime. “Sono in aumento i reati a sfondo razziale – spiega Ruotolo -. In Italia sono stati registrati 169 episodi di violenza durante e dopo le elezioni del 4 marzo. Il Paese è in una fase di recessione causata dalla crisi finanziaria ormai da dieci anni e noi invece di prendercela con chi ha portato a tutto questo ci rivolgiamo contro i più deboli. E' questa la grande e triste operazione che sta facendo il governo in questi tempi, scaricare sui più deboli le colpe dei ricchi. Ricordo l'immagine di tre anni fa del piccolo Aylan morto sulla spiaggia, una foto che indignò tutti, una foto che oggi probabilmente non fa indignare più. Il suo è un messaggio che non viene ignorato solo dalle minoranze. E se a restare umane rimangono solo le minoranze come si fa? Se un ministro dell'interno ad ogni notizia di morte risponde che bisogna chiudere sempre di più i porti, è questa ciò che chiamiamo umanità? Io mi sento ferito ed umiliato. La paura di questa invasione inventata è fomentata dalla politica, ma i numeri ci dicono chiaramente che non esiste alcuna invasione, e tramite i social media viene manipolata l'informazione, semplificata e diffusa. Purtroppo siamo in un Paese che studia meno, che non si informa, viviamo in una fase di analfabetismo di ritorno che non fa altro che peggiorare tutto questo”. 

Dalla testimonianza del giornalista viene fuori il ritratto di un Paese incattivito che sembra affidarsi più alla percezione di pochi, alla paura verso il più debole e povero ché all'informazione e alle emergenze reali. Se la gestione dei flussi migratori è solo una questione di strutturazione europea, la vera emergenza è l'alto tasso di disoccupazione giovanile che caratterizza il nostro Paese.

Interviene al dibattito anche Zanotelli: “Se osservate bene capirete che è la tribù bianca che si sente minacciata. Ci siamo sempre sentiti come quelli che hanno esportato la tecnologia, la civiltà, la filosofia, ed oggi sentiamo minacciata la nostra egemonia.  Da qui nasce il razzismo, da qui la corsa alle armi”. Il missionario elenca poi una serie di domande che bisognerebbe porre al governo giallo-verde per comprendere le ragioni per cui: non si oppone agli USA che vogliono piazzare in Italia una settantina delle nuove bombe nucleari; si rifiuta di firmare il trattato ONU per l'abolizione degli ordigni nucleari; ha accettato che vengano collocati in Italia i nuovi missili nucleari; continua a vendere bombe all'Arabia Saudita che le usa per bombardare lo Yemen in violazione della legge 185/90 che vieta la vendita di armi ai paesi in guerra.

Il cammino della pace si è concluso con la celebrazione dell'Eucarestia e con l'augurio di un 2019 come anno di mobilitazione popolare per la Pace e per la dignità di ogni essere umano.

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