Portici si candida al coordinamento dei progetti ‘Rifiuti Zero’
Continua il tour dello scienziato americano Paul Connett che ha fatto tappa all’ENEA
29-10-2015 | di Claudio Di Giorgio
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“La città della Reggia si candida al coordinamento dei progetti pilota Rifiuti Zero”. È quanto ha dichiarato il Sindaco di Portici, Nicola Marrone, durante il tour di Paul Connett, lo scienziato americano ideatore e divulgatore della strategia per la riduzione, riuso e riciclo dei materiali.
Connect è stato al Centro di Ricerche dell’ENEA dove ha incontrato i rappresentanti delle principali realtà della ricerca scientifica del territorio per verificare se ci sono le condizioni per mettere assieme le eccellenze scientifiche e studiare progetti pilota che gettino le basi per risultati che migliorino la vivibilità delle città in un prossimo futuro fino alla condizione di rifiuti zero.
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Ezio Terzini e Claudia Brunori responsabili del centro ricerca ENEA si sono detti fiduciosi perché le soluzioni potrebbero essere subito pronte e l’ENEA ha già consolidato tecnologie e metodologie che consentono di raggiungere l’obiettivo indicato dal Professor Connett. “Bisogna trovare gli interlocutori pubblici o privati per attivare le soluzioni sul territorio – ha detto Claudia Brunori – Si tratta di un insieme di passi che coinvolgono tutti, dai produttori ai consumatori, ai politici ai riciclatori un sistema complesso. Quello che serve però è un cambio di cultura”.
Nell’ambito delle buona pratiche già attuate su questa tematica l’Amministrazione Marrone ha comunicato di avere pronto il contenitore necessario. Un consorzio nell’ambito di Portici Innovazione che comprende molte realtà scientifiche del territorio e non solo. Si tratta di un network che mette assieme capacità e competenze da divulgare a tutto il sistema dei comuni, specialmente limitrofi, secondo gli ambiti territoriali previsti dalla Regione.
“Affideremo a Portici Innovazione il coordinamento tra i centri di ricerca e il Professor Connett – ha fatto sapere il Sindaco Marrone – affinché si traducano in buone pratiche da mutuare alle altre città per arrivare a prassi di altissimo livello nella differenziazione dei rifiuti raggiungendo obiettivi lusinghieri per i rifiuti zero”.
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