A Portici operazione della Direzione Distrettule Antimafia contro il clan Vollaro. In carcere due persone gravemente indiziate dell'omicidio di Lucio Sannino, il macellaio freddato a colpi di arma da fuoco per avere sottratto denaro alla cosca e commesso rapine senza autorizzazione. Il raid punitivo fu organizzato per proteggere 'il prestigio criminale' dell'organizzazione camorristica, compromesso dalle condotte illegittime di Sannino, anche lui affiliato. 

Per delega del Procuratore Distrettuale gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del Commissariato di Portici – Ercolano hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di due persone, in quanto gravemente indiziate dei reati di omicidio e di porto e detenzione di due pistole, aggravati dalla finalità di agevolare l’organizzazione di stampo camorristico denominata clan Vollaro, operante in Portici.  

In particolare, l’eliminazione della vittima, Lucio Sannino, sarebbe stata deliberata dal clan per condotte delegittimanti il “prestigio criminale” dei Vollaro per ristabilirne il potere egemonico offuscato da condotte infedeli di un intraneo, che si sarebbe impossessato di denaro sottratto alla cassa dell’organizzazione criminale ed avrebbe commesso rapine in assenza dell’autorizzazione del reggente del clan.  

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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