Portici, usura e tangenti: in manette 4 dei Vollaro
Chiedevano soldi a due imprenditori. Incastrato cognato capoclan
14-04-2016 | di Redazione
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Portici. Usura e tangenti: in manette 4 pregiudicati del clan Vollaro. La banda si presentava in nome e per conto della cosca di camorra pretendendo, ogni anno, la consegna di denaro da parte di due imprenditori. L'indagine, condotta degli agenti di polizia del Commissariato di “Portici-Ercolano”, coordinati dalla Dda di Napoli, ha incastrato oggi Mattia Iannaccone, di 28 anni, Giovanni Spina (46), Marco Claudio Terminiello (27) e Ferdinando Tassone (52), tutti colpiti da un'ordinanza di custodia in carcere.
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Iannaccone è ritenuto dagli inquirenti responsabile di concorso in estorsione aggravata, nei confronti del gestore di un’autorimessa, sino al dicembre del 2008. Spina e Terminiello, invece, sono accusati di usura aggravata e continuata in danno dello stesso imprenditore, sino all'aprile del 2010. I poliziotti hanno arrestato oggi il solo Tassone, l’unico della banda ancora in libertà. Spina è inoltre il cognato di Raffaele Vollaro, attualmente detenuto e capo dell’omonimo clan.
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