Noi amiamo la nostra città e come pastori al servizio della nostra gente, vivere la Polis e quindi quella dimensione politica di incontro e realizzazione del Bene Comune è fondamentale”.

 Scrivono i 12 parroci firmatari della lettera aperta alla città, alle comunità e a tutti i candidati partecipanti alle elezioni comunali del prossimo 11 Giugno. Esortano i protagonisti della politica a scendere in campo con un unico interesse: quello del Bene Comune definito come << l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alla collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione>>.

“La nostra città è chiamata a vivere un momento significativo, di partecipazione democratica, al quale la Chiesa non può restare indifferente- continua la lettera- C’è un’idea che la Chiesa ha a cuore: il Bene Comune come progetto politico più autentico e nobile. Parole come sussidiarietà, solidarietà e giustizia, termini comuni al linguaggio politico, sono spesso relegati e strumentalizzati solamente nella fase di campagna elettorale. La Chiesa che vive con i suoi fedeli, che sono innanzitutto cittadini, non può restare ferma. Ci teniamo a precisare che non ci si schiererà con alcun partito o movimento. Chi intendesse sfruttare il proprio impegno ecclesiale quale via privilegiata di interessi elettorali, cercando scorciatoie e alleanze varie, per i propri interessi, viene già meno allo spirito di gratuità ed onestà tipiche di un impegno politico maturo e disinteressato che abbia al centro solo l’amore per il popolo e per la città. Ci sono temi cruciali che non possono aspettare, in primo luogo: povertà e disoccupazione. Emergenze che ricadono inesorabilmente su famiglie e giovani, sempre più disperati e incapaci di intravedere un futuro diverso. Che vincano i disinteressati e i servitori della gente e del Bene Comune”.

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