Sarà la Regione Campania ad erogare il finanziamento integrativo necessario per riqualificare il porto di Torre Annunziata. Dopo mesi di silenzi e indiscrezioni arriva la comunicazione ufficiale da parte del Comune. L'avviso esplorativo, pubblicato lo scorso autunno, con il quale l'Ente cercava il partner privato, è stato così cancellato. Una decisione che arriva nonostante all'avviso avessero risposto presente due aziende, interessate ad investire circa 12 milioni di euro ad integrazione dei 28 stanziati dal Ministero dei Trasporti.

Un avviso esplorativo, quello redatto dall’ufficio tecnico, che evidentemente non aveva fatto i costi con l’oste, visto che il porto di Torre Annunziata è di competenza regionale.

La Regione Campania infatti ha manifestato la propria disponibilità ad assumersi l’onere del cofinanziamento dell’opera, proponendo un’azione di sintesi dei diversi interventi programmati, visto l’impegno già assunto con l’intervento “Barriere Sommerse”. Una decisione, in sostanza, che punta ad armonizzare tutta la riqualificazione del waterfront di Torre Annunziata.ì, grazie anche ai 28 milioni già stanziati dal Ministero e che sono stati confermati lo scorso gennaio nel corso di un incontro che i commissari hanno avuto a Roma.

Il Comune, com'è noto, ha partecipato all’Avviso pubblico Asse B “Recupero Waterfront” del Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibile (MIMS) presentando uno Studio di fattibilità tecnico-economico per la “Riqualificazione e recupero delle aree portuali Linee di azione 1 e 3 nel territorio di Torre Annunziata”, approvato poi con deliberazione di Giunta Municipale per un importo complessivo pari 42.887.760,00 di euro. Grazie al Protocollo di Intesa tra il Comune di Torre Annunziata e il Commissario Straordinario di Governo della Campania sarà possibile realizzare l'opera nei modi e nei termini previsti dalla vigente normativa e coprire la quota non finanziata dal Ministero.

Le potenzialità di Torre Annunziata sono assolutamente inespresse. L’area portuale può svilupparsi sia come “piattaforma commerciale” che come “Hub turistico”. Con il protocollo d’intesa si concretizza il progetto di trasformare il porto in un’area ad attrazione turistica.

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