Povia canta il Sud ed esalta Torre Annunziata e Castellammare
Nell’ultimo singolo del cantante la storia del Meridione e dei suoi numerosi vanti perduti
18-03-2016 | di Redazione

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Una canzone che racconta la storia di una nazione, l’Italia. Un richiamo alle radici un verità storica scomoda e un passato splendente. Sono questi gli ingredienti di Sud, il nuovo singolo di Giuseppe Povia, affermatosi alla ribalta nazionale nel 2006 con la vittoria a Sanremo con la canzone Vorrei avere il becco.
Negli ultimi tempi, Povia, spesso è intervenuto attraverso i social con video e post, per portare alla ribalta nazionale la mai sopita questione meridionale, raccontando, denunciando e spesso cantando, ciò che è stato i lRegno delle Due Sicilie prima dell’unità d’Italia.
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Sud, questo il titolo della suo ultimo singolo, racconta il regno dei Borbone, le sue eccellenze, i suoi vanti ciò che c’era prima dell’Unità d’Italia, prima che i furti di Garibaldi (cosi canta Povia) portassero alla distruzione del florido Regno costringendo i meridionali all’emigrazione.
Nelle eccellenze cantate da Povia, nel suo excursus storico, vengono esaltati da parole ed immagini che riprendono quadri e stampe d’epoca, il cantiere navale di Castellammare di Stabia, i pastifici di Torre Annunziata e Gragnano, la linea ferroviaria Napoli – Portici, le reali officine di Pietrarsa.
Vanti e glorie che effettivamente negli anni hanno subito “riconversioni” che hanno portato una vero e proprio ridimensionamento, chiamiamolo cosi, che hanno portato addirittura alla chiusura di molti degli stabilimenti cantanti da Povia.
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