I famosi vessilli di ‘trasparenza e legalità’ tanto invocati a più riprese dalle parti politiche, questa volta li innalza la Segretaria Generale del comune di Pompei, la dottoressa Carmela Cucca. Report scottanti che la responsabile della legalità e trasparenza dell’Ente ha iniziato a scrivere ed inviare ai massimi vertici del comune mariano, fin da settembre scorso, e che sarebbero dovuti arrivare anche ai consiglieri, sebbene nell’ultima assise si è scoperto che non ne erano a conoscenza.

SPESE ‘FOLLI’ DI RAPPRESENTANZA. Il requisito cardine per definire le spese di rappresentanza dell’Ente dovrebbe essere la ‘sobrietà’. Nel corso dei mesi si è fatto passare la malsana abitudine di segnare pranzi, cene ed, in alcuni casi, anche servizi bar come spese di rappresentanza. “Alcune situazioni di evidentissima disparità non sembrano accettabili e devono essere corrette”, ha detto la dottoressa Cucca che ha ammonito: “Bisogna prendere in considerazione la sobrietà non solo per le singole spese ma anche per l’ammontare totale”.

NOMINE ANOMALE. “Non si comprende perché ogni dirigente nomina il legale per le cause riguardanti il proprio settore, piuttosto che chiedere all’ufficio contenzioso”. Traducendo, ogni dirigente nomina legali di fiducia, non solo bypassando l’ufficio comunale preposto ma superando il criterio di trasparenza e legalità. Situazione anomala che si verifica dal luglio scorso e che, stando al report di marzo, non è stata ancora risolta.

CASA BORRELLI. Anche la situazione delle casse dell’Aspide, società che gestisce la casa di riposo Borreli, è stata attenzionata dalla segretaria generale. “La vicenda dell’azienda Aspide e della gestione della casa di riposo deve essere oggetto di un intervento definitivo”, scriveva qualche mese fa, aggiungendo: “È da valutare la necessità di interrompere il servizio onde evitare danni all’Ente”.

PROROGHE ILLEGITTIME. “È necessario fornirsi di uno scadenziario per avviare gare 6 mesi prima della scadenza. Le proroghe dei servizi sono illegittime”. Un messaggio forte e chiaro rivolto a tutti i dirigenti di Palazzo De Fusco e che fa da sponda alla questione della trasparenza degli atti amministrativi.

ATTI OSCURI. Il sito dell’albo pretorio di Pompei è tutt’altro che chiaro e trasparente. L’avevamo denunciato in un articolo mesi fa, sostenendo che, fatta eccezione per le delibere e gli atti di matrimonio, era impossibile capire ciò che accadeva all’interno del Comune. Le determine, infatti, rappresentano la vita quotidiana della città: lavori, incarichi, affidamenti e persino i pagamenti delle forniture dovrebbero passare su internet. Eppure, tra gli ammonimenti della Cucca si legge una frase che sembra ricopiata in tutti i report: “Anche per questo bimestre, nella maggior parte delle determine manca il rispetto della normativa sulla trasparenza, mancano le pubblicazioni sul web”.

Tanti punti oscuri anche alla responsabile della Legalità e Trasparenza dell’Ente che gettano, inoltre, una luce inquietante sui motivi che hanno tenuto oscuro il consiglio comunale, o almeno l’opposizione, da questi report.

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