'Prega dall'alto per mamma e chi ti ha investito', l'omelia di don Russo nel saluto a Luigi
Il Monsignore ai funerali del piccolo deceduto sabato a Rovigliano: 'Torre protegga i suoi bambini'
05-12-2014 | di Salvatore Piro
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"Chi ti ha investito non l'ha fatto apposta e porterà questo segno e il suo dolore a vita. Prega per lui e per tua mamma perchè torni alla vita, Luigi. Da qui noi non giudichiamo". Esordisce così Mons. Raffaele Russo ai funerali di Luigi Panico, il bambino di 5 anni morto in seguito al tragico impatto con uno scooter sabato sera in via Ercoli. Scooter guidato da un 17enne senza patente ed attualmente indagato per omicidio colposo. Non invoca perdono, ma almeno compassione, fede e preghiera, il Monsignore, all'interno della Parrocchia di 'S. Michele Arcangelo' a Rovigliano. Chiesa gremita all'inverosimile. L'intera Torre Annunziata, oggi, nel giorno di lutto cittadino, ha reso omaggio alla piccola bara bianca di Luigi, posta al centro della chiesa e sommersa da gigli e rose bianche.
Misura cautelare nei confronti del centauro che investì il povero Luigino
Il 17enne privo di patente ha fatto perdere la vita al bambino lo scorso 30 novembre
Papà Francesco è in prima fila, ancora sotto choc, in lacrime, sorretto da suo fratello Pasquale e dai genitori, Luigi ed Annamaria. Mamma Antonella, invece, non c'è, ricoverata tuttora al Loreto Mare di Napoli per i postumi dell'incidente che ha coinvolto anche lei, quella tragica sera del 29 novembre a Rovigliano. Parenti che piangono all'ingresso in Parrocchia della bara, urlano il loro comprensibile dolore. Qualcuno si sente male ed è costretto ad abbandonare subito i funerali. Il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starità, testimonia con gli assessori Rafaella Celone, Carlo Iavarone e Francesco Savarese, il cordoglio delle Istituzioni della città. Città che, nell'omelia di don Russo, è definita "martoriata ma bella. Città che deve imparare a rispettare i suoi bambini e di questo chiediamo scusa a te, caro Luigi". L'attenzione del prete, infine, si sposta sull'infanzia negata ovunque: "Anche la recente tragedia del piccolo Loris - continua - ricorda come troppo spesso la violenza, il commercio di organi, le storture della nostra società non concedano a queste piccole creature il diritto di sorridere e di gioire. Ciao Luigi - conclude don Russo - questo non è un addio; sarai sempre con noi ed hai una missione: pregare perchè papà Francesco e mamma Antonella riprendano a vivere". La piccola bara, all'uscita dalla chiesa, è stata poi accolta dal lancio di palloncini bianchi, donati dalla comunità parrocchiale 'S. Michele' di Rovigliano.
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