“Abbiamo messo insieme partner pubblici e privati per supportare il settore pesca, comporto povero dell’agricoltura. Un intervento possibile grazie ai fondi europei previsti dal FEAMP”. Così Giampiero Perna, presidente del Flag Litorale Miglio d’Oro, in occasione del convegno di presentazione che si è tenuto a Torre del Greco, nel salone dell’ex Orfanotrofio della SS Trinità. “Il Flag si propone di essere uno strumento che favorisce il confronto tra enti e aziende e pescatori – ha continuato Perna – E’ fondamentale che chi vive il mare 365 giorni l’anno capisca che i fondi europei vanno sfruttati per mettere in campo proposte e progetti che possano aumentare la redditività del settore”.

Al convegno sono intervenuti anche i sindaci dei comuni di Torre del Greco, Torre Annunziata e Ercolano, rispettivamente Giovanni Palomba, Enzo Ascione e Ciro Buonajuto. Per il comune di Portici invece presente l’assessore Maurizio Minichino. Dopo l’intervento introduttivo di Giampiero Perna, che ha delineato le linee guida della Strategia di Sviluppo Locale, sono intervenuti Angelo Pica, presidente del Consorzio Costa del Vesuvio, Pasquale Vito, Direttore vicario del Dipartimento Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio, Enzio Porzio della cooperativa pescatori Beato Vincenzo Romano, Gino Oliviero, imprenditore del settore della ristorazione e Antonella  Cammarano, UOD Pesca Regione Campania.

A descrivere le azioni del Flag la direttrice Giuliana Esposito. “Siamo nella fase di presentazione dei bandi, il Flag è strumento al servizio dei territori per valorizzare il mare a 360°. Il presidio territoriale presso la Stecca di Torre del Greco (incubatore d’imprese, ndr), ci ha permesso di essere in contatto diretto non solo con gli interlocutori principali come i pescatori, ma anche con stakeholder indiretti come i cantieri navali”.

Ad intervenire al convegno anche Gennaro Scognamiglio, Presidente nazionale dell’UNCI Agroalimentare: “Abbiamo voluto fortemente l’istituzione dell’associazione temporanea di scopo: rappresenta una opportunità che può dire la propria nella nuova economia del mare, lavorando su due binari paralleli: da una parte con la programmazione dei fondi per la pesca, fino al 2020. Dall’altro lato può favorire l’istituzione dell’agenzia del mare che parta proprio dall’esperienza del Flag”.

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