L’INPS PUBBLICA I NUOVI TASSI 2022 PER I PRESTITI IN CONVENZIONE

Con l’inizio dell’anno 2022 il Ministero dell’Economia e delle Finanze, come da consuetudine, ha diffuso i nuovi tassi INPS 2022 per i prestiti in convenzione, i quali resteranno in vigore dal 1° gennaio al 31 marzo.

Di seguito uno schema che illustra i tassi per i prestiti in convenzione previsti per il primo trimestre 2022, i quali variano in base all’età anagrafica del richiedente e alla durata del piano di ammortamento:

•  fino a 59 anni: tassi dell’8,21% fino a 15mila euro e del 6,11% oltre i 15mila euro;
•  tra 60 e 64 anni: tassi del 9,01% fino a 15mila euro e del 6,91% oltre i 15mila euro;
•  tra 65 e 69 anni: tassi del 9,81 fino a 15mila euro e del 7,71% oltre i 15mila euro;
•  tra 70 e 74 anni: tassi del 10,51% fino a 15mila euro e del 8,41% oltre i 15mila euro;
•  tra 75 e 79 anni: tassi del 11,31% fino a 15mila euro e del 9,26% oltre i 15mila euro.

Osservando questo schema si nota che i nuovi tassi risultano leggermente più contenuti rispetto a quelli del 2021; un altro dato interessante è che i tassi appaiono più convenienti per i richiedenti più giovani, e per le somme che superano la soglia dei 15.000 euro.

La giungla del mercato creditizio italiano

I tassi INPS per i prestiti in convenzione si scontrano ogni anno con la dura realtà del mercato creditizio italiano, caratterizzato da estrema confusione. Il settore dei prestiti, infatti, ha subito una crescita notevole negli ultimi anni, crescita che purtroppo si traduce in una moltitudine di offerte e comunicazioni pubblicitarie poco chiare. Il consumatore medio si trova quindi a dover evitare trappole come costi imprevisti e condizioni di prestito tutt’altro che chiare. Come smettere di perdere tempo a confrontare le decine e decine di offerte dei numerosi istituti bancari e agenzie finanziarie? Come scegliere il prestito adatto alle proprie esigenze, senza incorrere in situazioni spiacevoli?

I prestiti INPS in convenzione: una garanzia di stabilità

L’ente previdenziale INPS consente ai suoi iscritti di approfittare di finanziamenti a condizioni di favore: ciò si deve agli accordi che l’INPS sottoscrive annualmente con alcuni istituti di credito, al fine di offrire ai pensionati l’opportunità di ricevere liquidità in modo rapido e chiaro, godendo di tassi più convenienti rispetto alla media di mercato. In questo modo i pensionati tutelano il proprio potere di acquisto, hanno la possibilità di realizzare i propri progetti di vita e di fronteggiare eventuali spese impreviste, godendo di un tenore di vita migliore.

Una delle forme di prestito in convenzione più popolari è la Cessione del Quinto, che permette a chi lo sottoscrive di ottenere fino a 75.000 euro a tasso fisso, con piani di ammortamento variabili da 24 a 120 rate. Questo tipo di finanziamento presenta una serie di vantaggi notevoli:

•  è comodo, perché le rate mensili vengono detratte automaticamente dalla pensione, eliminando il pericolo di insolvenze o ritardi;
• è sostenibile, perché le rate mensili non superano mai il 20% del netto della pensione, e risultano quindi sempre commisurate alle capacità di spesa del richiedente;
•  i limiti di età sono più alti rispetto a quelli stabiliti nei prestiti personali;
• è sicuro, perché nelle rate mensili è compresa una polizza sulla vita a tutela dei familiari;
•  è pratico, perché può essere gestito per via telematica, alleggerendo così i tempi di erogazione;
• tutela la privacy, perché non servono altre firme oltre a quella del richiedente, e la sola garanzia richiesta è la pensione.

I prestiti in convenzione, quindi, rappresentano un’alternativa valida al caos del mercato creditizio italiano. Oltre ai tassi di interesse calmierati, più vantaggiosi rispetto alla media di mercato, essi offrono meccanismi di restituzione pratici e sempre alla portata del richiedente. Lavoratori dipendenti e pensionati possono affidarsi a enti creditizi accreditati presso l’OAM intermediari stabili e con una presenza storica nel settore dei finanziamenti.

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