Valeria Ciarambino attuale Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania, ex Movimento 5 Stelle, è la prima firmataria della legge Regionale 21 del 2024 sulla Prevenzione e sulla Cura dei disturbi del comportamento alimentare della Campania. Non sono molte le regioni che si sono dotate di una legge sul problema e quindi  la Campania grazie a questa legge si pone all’avanguardia nell’assistenza ai cittadini nei confronti ti tale tematica. 

Nella Biblioteca di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, assieme al Sindaco Giorgio Zinno e Valeria ‍Ciarambino hanno preso la parola esponenti dell’ASL Napoli 3 SUD per un focus su questo importante tema multifattoriale e per fotografare la situazione dell’offerta assistenziale su questo territorio proprio per dare risposte concrete alle persone affinché si superi questa specie di marchio sociale in modo che le tante persone che oggi vivono questo dramma e lo nascondono o lo sottovalutano non arrivino alla diagnosi quando è tardi.  

E’ questa una legge che la Ciarambino ha voluto fortemente e che è nata dall’ascolto di chi vive questo dramma, famiglie e professionisti che hanno raccontato dell’elevato numero di ragazzi e ragazze che si ammalano di anoressia, bulimia e binge eating che hanno subito un notevole incremento dopo il Covid, e che Le hanno chiesto aiuto per poter avere una risposta assistenziale adeguata proprio sul territorio regionale. Questa legge, riconosciuta assolutamente utile per la grave problematica che pone sulla salute di  sempre più numerose persone è stata approvata dal Consiglio Regionale all’unanimità e la prossima settimana ci sarà la riunione del  tavolo tecnico, cioè il tavolo degli esperti che dovranno anche fare proposte alle diverse ASL  e Ospedali della Campania .

Il contenuto di questa legge è certamente di carattere sanitario perché in Campania esiste già una rete  per la cura dei disturbi del comportamento alimentare ma è una rete che non entra in maniera omogenea sul  territorio regionale  e non è adeguata  al bisogno assistenziale che necessita. Dunque, fa sapere la Ciarambino, si deve potenziare l’offerta assistenziale per limitare i viaggi della speranza che tante famiglie vivono quando hanno il dramma di un figlio o una figlia con questo problema debbono recarsi fuori Regione per poterli curare. Questo è quindi il primo obiettivo della legge, ma l’aspetto sanitario è solo un aspetto di questo tema che è un dramma profondo che riguarda anche la dimensione emotiva, psicologica, e affettiva dei ragazzi.     Quindi  ci saranno  interventi rivolti alla formazione oltre che dei medici di medicina genere  dei pediatri che per primi devono riuscire a intercettare in tempo queste problematiche perché prima  si diagnosticano e più alte sono le possibilità di guarigione perché il disturbo del comportamento alimentare drammaticamente  è la seconda causa di morte nei giovani. Perciò  la  FORMAZIONE diventa necessaria per medici e medici di medicina generale e  pediatri ma deve essere anche FORMAZIONE per le famiglie e per gli operatori della scuola e di quelli sportivi  per creare così una cintura di sicurezza in tutti gli ambiti di vita dei ragazzi. Così l’INFORMAZIONE servirà anche a creare una coscienza collettiva.

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