Prima il pestaggio, poi la stesa. Studente massacrato di botte mentre festeggia il suo compleanno
Napoli violenta, arrestati in tre: hanno tra i 19 e i 22 anni. Vittima colpita ripetutamente fino a perdere i sensi
07-04-2025 | di Redazione

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Prima il pestaggio e poi la stesa. Studente universitario picchiato durante la festa del suo compleanno. Questa mattina è scattata l'esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di 3 persone, di età compresa tra i 19 e i 22 anni, ritenute gravemente indiziate di delitti commessi con metodo mafioso la notte dell'1 febbraio nei pressi di un locale del quartiere cittadino di Chiaia.
Nell'occasione uno studente universitario, intento a festeggiare nel locale il compleanno, veniva, per futili motivi, colpito ripetutamente alla testa, prima, con il calcio di una pistola e poi con i calci infertigli una volta caduto a terra privo di sensi. Ultimata l'azione delittuosa, nell'allontanarsi dal locale e nonostante la folla di giovani in strada, venivano, all'esterno del locale, esplosi, a scopo intimidatorio e dimostrativo, due colpi di arma da fuoco. Due dei tre indagati sono gravemente indiziati del delitto di lesioni aggravate dal metodo mafioso, il terzo è ritenuto gravemente indiziato del delitto di pubblica intimidazione con uso di armi anch'esso aggravato dalla medesima circostanza.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono state svolte dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Napoli - Bagnoli, pervenendosi alla ricostruzione del fatto attraverso l'analisi delle immagini registrate dalle telecamere installate nel locale e in strada e dalle sommarie informazioni rese dai presenti.
Si rammenta che il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Gli SVILUPPI. Ha estratto la pistola e ha minacciato di morte lo studente ("vuoi vedere che ti sparo in testa?") solo perché gli aveva fatto notare che per entrare in bagno bisogna rispettare la fila: è questo il movente dell'aggressione scattata lo scorso primo febbraio in un locale notturno napoletano che ha portato all'arresto di tre giovani. Si tratta di Antonio Izzo, 21 anni, di Claudio Riccardo Garavini, 20 anni, e di Alessandro Faraon, 19 anni. Insieme con loro sono indagati altri quattro giovani, tre ragazzi e una donna.
Ad estrarre la pistola e a minacciare la vittima è stato Izzo e secondo la ricostruzione dei carabinieri sempre Izzo l'ha poi colpita con il calcio dell'arma alla testa, durante il pestaggio. Poi, quando lo studente era ormai a terra, Garavini lo ha preso a pugni in testa e altri tre loro amici a calci, sempre alla testa. A sparare i colpi d'arma da fuoco all'esterno del locale notturno, dopo il pestaggio, invece, sarebbe stato, secondo quanto emerge dalle indagini, Faraon. La donna, invece, una 37enne, per proteggere i suoi amici, fece cancellare le immagini dei sistemi di videosorveglianza del locale che avevano immortalato l'accaduto.
Sondaggio
Risultati
