Torre Annunziata. Sono già oltre 500 le domande presentate dai disoccupati iscritti al Centro per l’impiego di Pompei, che aspirano a uno tra i 20 posti di lavoro part-time e per 3 mesi in “Prima Vera”, la società in house del Comune che gestisce i servizi di igiene urbana. Il bando per la formazione di 3 elenchi di nomi, dai quali sorteggiare 12 operatori ecologici, 4 addetti alle pulizie degli uffici di Palazzo Criscuolo e 4 alla manutenzione del verde pubblico, scadrà il prossimo 31 agosto e i numeri parlano chiaro.

A Torre Annunziata c’è fame di lavoro. Negli ultimi tempi l’ansia per accaparrarsi almeno 90 giorni di stipendio assicurato cresce a ritmo frenetico. Così come monterebbe all’orizzonte un per ora solo ipotetico “caso sulle solite raccomandazioni” a ridosso della chiusura dell’avviso pubblico.

Da giorni i disoccupati torresi si affollano all’esterno del Comune. Cercano un confronto, spiegazioni sulla procedura, sul “come fare la domanda”, magari pure sul “come scavalcare gli altri”. E da giorni circola, inquietante, anche una ‘voce’, sempre lì, fuori al Comune.

Dai colloqui con qualche consigliere oplontino sarebbe addirittura spuntato un improbabile quanto inutile ‘segno di riconoscimento’, per agevolare l’assunzione del “raccomandato amico di turno”: una “busta di colore diverso, bianca e non gialla, state tranquilli” da utilizzare per inserire domanda e curriculum da spedire poi alla sede di “Prima Vera” in via Maresca. Un ‘trucchetto’ per capire fin da subito chi “far passare avanti”, con buona pace dei requisiti d’ammissione, della trasparenza e della legalità.

“Sulla correttezza della procedura garantisco io – assicura oggi il presidente di ‘Prima Vera’, Alfonso Malacarioanche perché la Commissione incaricata del sorteggio è totalmente esterna ed estranea al Comune. Se qualche politico sta invece ’giocando’ è un guaio serio – conclude - . Qui si scherza con la fame della gente, dimenticando che le assunzioni sono per 3 mesi. Tra un anno spero sarà indetto finalmente un bando per incarichi a tempo indeterminato”.

Della stessa opinione anche Ciro D’Alessio, portavoce dei disoccupati del “Movimento per il Lavoro” di Torre Annunziata: “La storia delle buste? Non ne so nulla, ma il racconto mi fa rabbia. Sono proprio queste le dinamiche contro le quali il nostro Movimento si è battuto. Tutti partiamo alla pari e oggi non si gioca sporco. Ai politici dico solo questo: non speculate sulla nostra disperazione, perché siamo pronti a tutto. Anche a scendere subito, di nuovo in piazza”.        

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