Interviene anche la CGIL sulla “finta” polemica relativa alle voci sulla privatizzazione della società Prima Vera. Con una nota stampa la sigla sindacale ha manifestato la “ferma e decisa contrarietà a tale disegno”. Scrive la CGIL: “Riteniamo fondamentale che i servizi pubblici essenziali come quello della gestione dei rifiuti, deve restare sotto il controllo pubblico per garantire trasparenza, efficienza e tutela dei diritti. In passato la gestione da parte dei privati – continua la nota - ha spesso portato a un peggioramento delle condizioni di lavoro e una riduzione della qualità del servizio”.

Continua quindi la tempesta nel bicchiere scatenata dal comunicato stampa del Pd, partito di maggioranza dell’amministrazione Cuccurullo. Alcuni giorni fa infatti il neo segretario Dem Ciro Passeggia ha inviato una nota per affermare la contrarietà del partito alla privatizzazione. Un comunicato redatto dopo aver raccolto voci e chiacchiericcio in strada. Il partito di maggioranza, anziché fare la cosa più normale, cioè chiamare il sindaco della propria coalizione e chiedere conto di questi “rumors” ha fatto un comunicato scatenando, qualcuno pensa volutamente, una tempesta in un bicchiere. 

“La CGIL invita l’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata a chiarire al più presto la propria posizione” si legge ancora nella nota. La posizione dell’amministrazione e della maggioranza è stata ufficializzata tre giorni fa quando alla stampa il sindaco ha dichiarato la contrarietà alla privatizzazione. “Escludo categoricamente che Prima Vera possa essere privatizzata” le parole nette del Sindaco Corrado Cuccurullo. A gettare ulteriore acqua sul fuoco anche i partiti di maggioranza i quali hanno spiegato, in una nota che “il tema non è stato mai discusso né nelle commissioni, né nelle riunioni di maggioranza, né in giunta. Il nuovo accordo con la Prima Vera sarà definito entro il 31 marzo”. Una tempesta in un bicchiere scatenata, affermano alcuni consiglieri, irresponsabilmente dal Partito Democratico cittadino, mandando in confusione i lavoratori della società preoccupati per il loro futuro.

“C’è l’esigenza di riorganizzare la gestione di Prima Vera” dicono fonti interne alla maggioranza. “Negli anni passati, quando a governare la Prima Vera c’erano figure di riferimento PD, c’è stata una gestione ballerina che ha causato i conti in rosso della società. Quella gestione è la causa dell’attuale tariffa TARI, tra le più alte della Regione Campania. Dobbiamo lavorare per una ristrutturazione aziendale di Prima Vera che, fermo restando la gestione pubblica, porti a un abbattimento dei costi superflui, al mantenimento degli standard del servizio e una graduale riduzione della tari”.

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