Una nuova prova di coraggio superata alla grande. Maria Adriana Cerrato ha ricostruito ancora una volta i momenti terribili dell’omicidio di papà Maurizio. Più di tre ore di interrogatorio per la giovane, che fu testimone oculare del delitto che avvenne per un parcheggio il 19 aprile del 2021 in via IV Novembre a Torre Annunziata.

Maria Adriana è stata ascoltata come teste e si è presentata con il solito orgoglio dinanzi al giudice della Corte d’Assise di Napoli Cristiano e al pm Moccia. Proprio quest’ultima ha mostrato i frame recuperati dalle immagini di videosorveglianza del garage dove avvenne l’omicidio di Maurizio Cerrato.

La primogenita del custode degli scavi di Pompei ha raccontato, con dovizia di particolari, quello che avvenne in quell’ora terribile. Dai primi scontri con Giorgio e Rosa Scaramella fino all’arrivo delle belve. Mai un tentennamento e sempre con freddezza Maria Adriana ha confermato tutta la propria determinazione.

LA POSIZIONE DI GIORGIO SCARAMELLA. Le parole più dure sono nei confronti di Giorgio Scaramella. La giovane ha confermato di non aver mai conosciuto la belva fino a quella sera. Dai primi screzi con papà Maurizio, fino alle minacce e al parapiglia proprio con la vittima. Fino agli insulti a lei e a tutta la sua famiglia. Nemmeno la sorella Rosa, secondo il racconto della giovane, sarebbe riuscita a placare la furia di Giorgio. “Mio padre aveva capito che con lui non si poteva ragionare. Ha tentato anche di ricomprargli gli occhiali che gli aveva rotto, ma lui ha continuato a offenderci con espressioni irripetibili- ha affermato- Era accecato dalla rabbia, tanto da aggredire anche la sorella. Se ne andò e ci disse che avrebbe chiamato il cognato e il cugino”. E così purtroppo è stato. “Sono stati momenti di shock -ha aggiunto- Abbiamo provato a portarlo in ospedale a Boscotrecase, ma siamo stati rifiutati perché era dedicato solo ai casi Covid. Ma purtroppo era già morto”.

LA POSIZIONE DI FRANCESCO CIRILLO. Particolare attenzione è stata posta dall’avvocato Antonio Iorio, avvocato difensore di Antonio e Francesco Cirillo (l’unico ai domiciliari), proprio sulla posizione del papà del killer. La giovane lo riconosce nei frame e rilascia delle dichiarazioni assai significativo. “E’ collocato proprio vicino a suo figlio e si vede che si sta girando. E inoltre si sta accingendo a scappare, si può chiaramente capire dall’immagine. Io ricordo solo una dispersione, ma osservando si nota che se ne stava andando a gambe levate”.

LA POSIZIONE DI MARCO SALVI. Amarezza, invece, per quanto riguarda Marco Salvi. Prima dell’omicidio lavoravano assieme, poi i loro rapporti si sono annullati dopo il trigesimo. Maria Adriana è rimasta delusa dopo che inizialmente non aveva fornito indicazioni valide per le indagini, salvo poi ritrattare. “Ho preferito allontanarmi ed è stato giusto così.

Al termine un lungo abbraccio con mamma Tania, che con grande compostezza ha seguito l’udienza nell’aula della Corte d’Assise di Napoli.


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