Uniti per una cultura diversa a Torre Annunziata. Oggi, nella Casa Comunale di via Schiti, si è tenuta la presentazione del progetto “Museo Diffuso della Villa di Poppea a Oplontis”. Poco meno di venti persone hanno ascoltato le parole di Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, e di Enrico Caterino, commissario Prefettizio di Torre Annunziata. E’ stata così messa la parola fine al Museo dell’Identità a Palazzo Crisuolo, con lo spostamento dei reperti a Oplontis. In attesa del protocollo d’Intesa che verrà firmato con lo Spolettificio per la nascita di un museo ad hoc.

Il direttore Zuchtriegel ha spiegato il progetto, non disegnando una stoccata alle associazioni per la scarsa presenza fisica, dopo le polemiche che si sono succedute nelle scorse settimane per la chiusura della mostra in centro città.

“Oggi è solo inizio di un percorso che durerà per anni. Tutto ciò porterà a una Torre Annunziata diversa. Abbiamo la prospettiva di aprire un museo allo Spolettificio. Per ora esporremo le opere nel loro luogo originario, ma c’è bisogno di una sinergia. C’è un patrimonio davvero importante che noi vogliamo valorizzare. A breve ripartiranno nuovi scavi per la villa A. Questo è un luogo che può avere un futuro fantastico. E’ il secondo sito più visitato dopo Pompei e ha grande potenziale. La polemica? E’ un segno di partecipazione e interesse e come tale va apprezzato. Noi non abbiamo ì nessuna paura della discussione e del dibattito. Siamo persone trasparenti. Però colgo l’occasione di precisare che oggi c’erano quattro gatti. Segno anche che la questione “Museo dell’Identità” non interessasse così tanto alla cittadinanza”.

Enrico Caterino, commissario prefettizio, ha sottolineato, invece, l’importanza della permanenza dei reperti a Torre Annunziata. “Si tratta solo di esporli in una maniera più adeguata e l’idea è quella di portarla agli Scavi che sono il loro luogo naturale. Inoltre verrà potenziata l’offerta del sito culturale anche con altri reperti che sono situati nella Villa A nella Palestra Grande di Pompei. Palazzo Criscuolo nasce come sede degli uffici comunali e non ha le caratteristiche per essere un museo. La struttura sarà soggetta a dei lavori e tornerà a essere la casa dei cittadini. Presto sottoscriveremo un protocollo con lo Spolettificio anche per la realizzazione di un museo che accoglierà tali reperti. In questi giorni ho letto uno striscione che recitava la camorra si sconfigge con la cultura. Io aggiungo che la camorra si sconfigge anche con la legalità”.


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