Era appena giunta la pandemia. A marzo del 2020 è statata sancita la riconversione dell’ospedale di Boscotrecase. Il “Sant’Anna-Madonna della Neve” è stato un punto di riferimento fondamentale per la lotta al Covid. Nei mesi più duri gli operatori del presidio ospedaliero del vesuviano hanno profuso un impegno davvero incredibile per poter stare accanto ai pazienti. Encomiabile il lavoro svolto dai direttori generali che si sono succeduti: Savio Marziani prima e Adriano De Simone dopo. La scelta dell’Asl Na 3 di riconvertire Boscotrecase è stata vincente.
La struttura ha vissuto una nuova vita con l’arrivo di un personale medico all’avanguardia, che ha saputo far fronte all’emergenza. In tanti, purtroppo, hanno perso la vita. Ma varie sono state le testimonianze di pazienti dimessi che hanno ringraziato commossi il loro impegno.
Ma il sacrificiio durante l’epoca Covid ha comportato la chiusura del pronto soccorso per i casi definiti ‘ordinari’. Da più di due anni, quindi, i cittadini di Torre Annunziata e dell’hinterland vesuviano sono costretti a dirigersi al pronto soccorso di Castellammare o addirittura a quelli di Torre del Greco e Ponticelli. Una situazione che ha portato più volte le varie associazioni a manifestazioni di dissenso nei confronti dei vertici dell’Asl Na 3 Sud. L’ex direttore generale Gennaro Sosto aveva promesso l’inizio dei lavori a settembre, ma fino a questo momento non si è mosso ancora nulla.
Anche gli stessi operatori avevano chiesto che ci fosse una risposta importante da parte dell’azienda sanitaria per cercare di dare una scossa a una situazione che si fa sempre più difficile.
C’è bisogno di un nuovo futuro per un ospedale da poco definito Dea di Primo livello come quello di Boscotrecase.
Era appena giunta la pandemia. A marzo del 2020 è statata sancita la riconversione dell’ospedale di Boscotrecase. Il “Sant’Anna-Madonna della Neve” è stato un punto di riferimento fondamentale per la lotta al Covid. Nei mesi più duri gli operatori del pre...
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